"La Congiura": avventura tra gioco
e storia nella Venezia del Seicento

Venerdì 8 Aprile 2016
"La Congiura": avventura tra gioco e storia nella Venezia del Seicento
VENEZIA - Trasformarsi in agenti segreti all'opera nella Venezia del Seicento, incontrando pirati sbruffoni, loschi monaci e belle cortigiane, e aggirarsi con una missione da compiere tra angoli poco conosciuti della città apprendendo aneddoti e particolari storici ma mettendo anche alla prova il proprio intuito. E' una nuova formula ibrida tra divertimento e cultura quella proposta dall'associazione "Farelastoria" che ha appena dato il via a "La congiura", prima avventura di una serie in gestazione nelle località venete. Un misto di teatro di strada, animazione e gioco di ruolo con il coinvolgimento del pubblico che propone un nuovo modo di accostarsi a pagine poco conosciute della storia locale. In questo caso lo spunto è fornito dalla congiura di Bedmar, complotto ordito nel 1617-18 da un marchese spagnolo per consegnare al suo re la Repubblica di Venezia. Da questo episodio realmente accaduto si sviluppa una sorta di caccia al tesoro che chiama i protagonisti a risolvere enigmi, a collaborare ma anche a dividersi e a diffidare di tutti.

Per partecipare è necessario essere disposti a mettersi in gioco, a fare gruppo e non vergognarsi di muoversi tra i turisti vestiti con una casacca "sociale" agli ordini di stravaganti personaggi. La caccia al tesoro nel sestiere di Cannaregio dura circa un'ora e mezza ed è vietato prendersi troppo sul serio, dal momento che l'ironia e l'interazione con gli attori sono parti integranti del divertimento. E' necessario iscriversi in anticipo (istruzioni sul sito): si riceverà una convocazione all'appuntamento nel giorno e nell'ora stabiliti per l'avventura.

L'ideatore Michele Cirella, giovane produttore con una carriera già di rispetto nei parchi a tema del Nordest, e il regista e direttore artistico Stefano Skalkotos si sono affidati ad attori professionisti caratterizzati però anche dalla verve necessaria a coinvolgere i "profani": Diego Di Francesco, Nicolò Rossi e Greta Toldo, in costumi accurati, appaiono a sorpresa nei campielli, sui ponti o sotto i portici e guidano le squadre tra calli e canali. Non mancano cartine mute, indovinelli da decifrare, messaggi segreti da trovare e interpretare. E se le conoscenze storiche o enigmistiche facessero difetto, qualche "aiutino" contribuirà a non perdere il ritmo.
Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 10:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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