Sfogo del sindaco: «Ignorati. Ho cercato di parlare, mi hanno diffidato»

Mercoledì 4 Gennaio 2017 di Roberto Perini
Il sindaco Alberto Panfilio
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CONA - Il sindaco di Cona Alberto Panfilio denuncia le «condizioni non civili in cui vivono i rifugiati». Pur evitando di entrare nel merito di specifiche responsabilità da parte di chiunque, lascia intendere che, in certe condizioni, tutto può accadere. «Quel che resta osserva - è la tristezza di un decesso presumibilmente naturale».
Panfilio ha, quindi, riferito che la ragazza, all'incirca un mese fa, s'era ricoverata all'ospedale per interrompere una gravidanza indesiderata. Non se la sente, tuttavia, di collegare la morte della giovane in relazione con l'intervento. «Al di là del triste episodio e delle logiche proteste inscenate dai rifugiati», a suo avviso, il vero problema consisterebbe nell'approccio generale. «La politica attacca Panfilio - dovrebbe innanzitutto smetterla con le solite proposte semplicistiche». 

 
Ultimo aggiornamento: 08:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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