Chioggia, sparite masanete e moeche dalle pescherie: che fine hanno fatto i tipici granchi

Lunedì 12 Dicembre 2022 di Roberto Perini
Chioggia, sparite masanete e moeche dalle pescherie: ecco che fine hanno fatto i tipici granchi

CHIOGGIA - Come mai sono scomparsi i granchi? Sotto accusa, la pesca di frodo. I piccoli crostacei finirebbero svenduti, come prodotto ittico di scarto, per la produzione mangime. È un dato di fatto che quest'anno, in pescheria, si sono viste ben poche masanete, tradizionalmente abbondantissime nei primi mesi freddi.

Sui banchi della pescheria comunale, nemmeno le moleche hanno fatto la loro comparsa in coincidenza con la muta di fine autunno. I piccoli quantitativi sbarcati all'ingrosso sono stati venduti all'asta all'astronomica cifra di 120 euro al chilo. Unici compratori, i più rinomati ed esclusivi ristoranti. I commercianti al minuto hanno preferito non approvvigionarsene perché, a detta loro, nessun chioggiotto avrebbe osato acquistarle al prezzo ricaricato del guadagno e delle tasse. Sulla rarefazione dei granchi di laguna, per il momento, circolano solamente ipotesi. C'è chi tira in ballo il gran caldo della scorsa estate; chi, invece, l'invasione dei granchi blu. Lungo le banchine di Chioggia prevale, comunque, l'opinione che i granchi siano diventati oggetto di una sistematica cattura da parte di abusivi, pronti a venderli ai produttori di mangimi per la zootecnica e la piscicoltura, magari usufruendo di qualche copertura compiacente. Seppur recalcitranti, nel timore di ripercussioni, diversi pescatori ammettono d'aver visto sconosciuti stendere grandi, vecchie reti sui bassi fondali dove vivono i granchi.

ESCA

Per attirarli utilizzerebbero come esca scarti di pesce e di macelleria. I granchi finirebbero quindi venduti a fronte di un lavoro grossolano e alquanto sbrigativo. L'esatto opposto del certosino mestiere degli espertissimi molecanti. Di giorno in giorno, selezionano i maschi da porre nei vivai nell'attesa che essi lascino il vecchio carapace per poter essere venduti come moleche, prima che possano generare una nuova corazza, più grande e più forte. Fatto che si verifica solamente tra aprile e maggio e fra ottobre e novembre. Altra sorte, per le femmine. I molecanti (solitamente dediti anche ad altre piccole attività lagunari) le hanno infatti sempre, immediatamente rigettate a mare affinché potessero accoppiarsi durante la primavera e l'estate confidando di poterle ripescare, piene di uova fecondate, cioè pronte come masanete, ad autunno inoltrato. È dunque verosimile che la cattura indiscriminata di maschi e femmine durante l'intero arco dell'anno abbia finito per interrompere il corso della natura. I granchi erano pressoché scomparsi dalla laguna anche nel 2016. In quell'occasione, però, secondo l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, il loro habitat sarebbe stato sconvolto dall'anomala presenza di aggregati di ctenofori, organismi provenienti da mari lontani, probabilmente arrivati nel Golfo di Venezia con l'acqua di zavorra delle navi.
 

Ultimo aggiornamento: 17:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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