CAVALLINO-TREPORTI - L'ultima aggressione martedì sera: un pugno alla schiena dopo che la vittima - cioè il compagno della sua ex moglie - aveva tentato di difendere la donna dall'ennesima scenata dell'uomo.
Il fatto
Se l'ultimo capitolo è stato scritto martedì sera, la storia - fatta di minacce e pedinamenti del nordafricano verso la vittima - inizia un anno fa quando il quarantenne comincia a tormentare l'uomo che ha iniziato la relazione con la moglie. Prima le parole, poi i fatti: comportamenti che nella vittima, un veneziano, comportano - si legge nel capo d'accusa - "un perdurante e grave stato di ansia e di paura, tale da ingenerare un fondato timore per la propria incolumità" costringendolo a cambiare la routine della propria vita. Dal ridurre le uscite fino a cambiare strada ogni qualvolta lo incontrava, passando per la modifica del percorso da fare per andare a lavoro. Terrore che aveva spinto l'uomo a denunciare il suo stalker.
Nemmeno la notifica dell'inchiesta aperta in procura contro di lui lo hanno fatto desistere, anzi. Nelle ultime settimane le minacce di morte si sono moltiplicate e in tre occasioni il nordafricano ha anche aggredito il nuovo compagno della sua ex. Il 16 agosto due schiaffi e due calci lo mandano al Pronto soccorso con lesioni al volto. Qualche settimana prima erano stati 5 i giorni di prognosi dati dai medici per un'aggressione a calci e pugni sul corpo. Il 21 agosto, lunedì scorso, ancora pugni alla schiena, uno schiaffo al viso e 10 giorni di malattia. Penultimo episodio fino a martedì sera quando il quarantenne si era presentato a casa della donna: lei e il suo compagno avevano provato a farlo entrare per calmarlo, ma la discussione si è trasformata nell'ennesima lite.
Un pugno, la chiamata ai carabinieri e l'arresto. E adesso il divieto di avvicinarsi.