Denunciò le morti al Petrolchimico:
diventa un cartone animato

Martedì 2 Dicembre 2014 di Giacinta Gimma
Denunciò le morti al Petrolchimico: diventa un cartone animato
MESTRE - Raccontare ai ragazzi una storia che insegna a dire di no. No al lavoro a tutti i costi. Anche a costo della vita.

La battaglia di Gabriele Bortolozzo, l'operaio del Petrolchimico di Porto Marghera che denunciò i rischi per la salute sul posto di lavoro accendendo la miccia per il processo contro le morti nel colosso chimico, diventerà un cartone animato, prodotto da Studio Liz e finanziato da chiunque intenda investire qualcosa, da un minimo di cinque fino a 500 euro. Per ora, se ne conosce il titolo: «El mostro», in riferimento alla fabbrica quando questa diventa luogo di morte e gli obiettivi che sono stati presentati ieri, in municipio a Marghera, alla presenza di Felice Casson, il pubblico ministero che, a partire dalle denunce di Bortolozzo, istruì un processo e di Gianfranco Bettin, ambientalista e sociologo e dei figli Beatrice e Gianluca.

«Nei prossimi giorni, si concluderà la prima fase del progetto, cui stiamo lavorando da un anno, insieme a Cristiano Dorigo e a Lucio Schiavon. Stiamo per avviare - ha spiegato Elisa Pajer, della piccola casa di produzione - la sceneggiatura del film di animazione che vorremmo fosse concluso il prossimo settembre, in occasione dei vent'anni dalla scomparsa di Gabriele». Un cartone a tecnica mista per coinvolgere, in particolare, giovani e ragazzi, destinatari privilegiati del racconto essendo coloro che ne hanno perso la memoria.
Ultimo aggiornamento: 13:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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