«Sono arrivato alla prova numero 10». Dodicenne vittima del "Blue Whale"

Martedì 30 Maggio 2017 di Serenella Bettin
«Sono arrivato alla prova numero 10». Dodicenne vittima del "Blue Whale"
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MIRANO - «Incidetevi sulla mano con il rasoio f57 e inviate una foto al curatore. Alzatevi alle 4.20 del mattino e guardate video psichedelici e dell'orrore, tagliatevi il braccio con un rasoio lungo le vene, ma non tagli troppo profondi. Disegnate una balena su un pezzo di carta e inviate una foto al curatore». Queste sono soltanto quattro delle assurde cinquanta regole del gioco del suicidio che dalla Russia ora sta giungendo anche in Italia. Un rituale macabro, quello del gioco del Blue Whale che tradotto significa Balena Blu: una sfida di cinquanta prove da fare in cinquanta giorni che spesso fa cadere i giovani in depressione fino ad istigare gli adolescenti psicologicamente più deboli al suicidio. E ora un caso anche nel Miranese.

In una scuola media del comprensorio la settimana scorsa un ragazzino straniero di 12 anni, è stato segnalato ai Servizi Sociali del Comune per uno strano comportamento. L'istituto scolastico si è interessato del caso e ha immediatamente avvisato i Servizi Sociali. Ora si attende la nota in Procura. Stando alle testimonianze pervenute, il dodicenne ha raccontato ai suoi compagni di classe di come si fosse procurato dei tagli sul corpo, soprattutto in zone non visibili, di modo da tenerli nascosti ai genitori. Inoltre sembra che avesse già superato delle prove e fosse arrivato alla decima delle cinquanta previste prima di gesti estremi...
 
Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 09:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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