VENEZIA - «Spiace rilevare che quell'edificio, pur non essendo più chiesa, sia ora proposto come spazio per un cocktail-bar» attacca il Patriarcato di Venezia. «Non è un bar come un altro aperto al pubblico, solo un piccolo punto ristoro da usare in occasione delle inaugurazioni delle mostre, uno spazio riservato dove si va per appuntamento», ribattono dalla società Valorizzazioni culturali che gestisce lo spazio. È bufera su Santa Maria della Misericordia, in campo dell'Abbazia, a Cannaregio, giusto dietro la sansoviniana omonima Scuola Grande, per l'arrivo di Chapel Club dove è possibile consumare un drink in compagnia e per il quale si è scatenato un vero tam tam in rete sui social. Si tratta dello stesso luogo dove due anni fa il padiglione islandese della Biennale aveva installato un'esposizione dell'artista svizzero Christoph Buchel che si era trasformata in una moschea di fatto, con tanto di riti di preghiera collettivi, chiusa in tutta fretta dal Comune di fronte alle proteste prima di tutto della Curia di Venezia. Che, ieri, ha preso duramente posizione anche sulla nuova destinazione d'uso in quella che è un'ex-chiesa, da molto tempo chiusa al culto e già ridotta come si dice tecnicamente a «uso profano non indecoroso».
Ultimo aggiornamento: 16 Luglio, 12:20
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