Da Roma per borseggiare i turisti
La tecnica del bus delle baby ladre

Venerdì 29 Luglio 2016
Da Roma per borseggiare i turisti La tecnica del bus delle baby ladre
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MESTRE - Si aggiravano fra i turisti in attesa del bus per Venezia, alla fermata della linea 2 in stazione a Mestre, e puntavano gli occhi su bagagli, borsette e zaini. E' bastato osservare i loro movimenti agli agenti della Polfer in borghese per sospettare che fossero delle borseggiatrici. E non avevano visto male: si trattava infatti di giovanissime ladre che sono state bloccate intorno alle 11 di ieri subito dopo aver messo in atto un furto.

ECCO LA TECNICA DEL BUS
Le tre ragazze infatti, hanno preso di mira una turista coreana che aveva un paio di valigie e una borsa sulla spalla, non appena è arrivato il bus l'hanno circondata e hanno iniziato a spingere la donna da tutti i lati in modo da creare il tipico trambusto dovuto ad una normale ressa di persone: a quel punto la ladra più esperta e veloce ha aperto la borsa della turista, infilato la mano e preso il portafogli, il tutto coprendo braccio e mano con una giacca. Dopodiché ha passato il bottino a una "staffetta" che lo ha nascosto sotto la giacca e ha cominciato a camminare verso l'uscita del bus ancora fermo preceduta dalle due compari. Peccato che ad aspettarle fuori ci fossero gli agenti della Polfer - a quel punto le tre hanno fatto scivolare a terra il portafogli con nonchalance, ma non è bastato per farla franca. Gli agenti hanno bloccato le tre e recuperato la refurtiva.

«ABBIAMO MENO DI 14 ANNI»: SCATTANO LE RADIOGRAFIE
Alla fine le ragazzine, tre minorenni bosniache residenti a Roma, hanno dichiarato di avere meno di 14 anni (guarda caso, quindi, impunibili), ma dai controlli la Polizia Ferroviaria ha scoperto che avevan a carico già moltissimi precedenti penali. Una di loro O. S., dava inoltre l’impressione di avere più di 14 anni, pertanto sono stati svolti approfondimenti che hanno permesso di accertare che la ragazza nel 2014 era già stata arrestata nella capitale a seguito di flagrante furto. In quell’occasione la giovane fu sottoposta ad esame radiologico per stabilire lo sviluppo osseo e quindi valutare la compatibilità con un’età infraquattordicenne. Dall’esame sorti che già all’epoca, aveva un’età superiore ai 14 anni.

Alla luce di quanto sopra, gli agenti operanti, coordinati dal P.M. della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, hanno fatto ripetere l’esame presso l’Ospedale All’Angelo di Mestre. Confermata un’età superiore agli anni 14, per O.S. si sono aperte le porte del carcere per i minori di Treviso dove è stata immediatamente associata.Le due complici H.S. e O.L., di fatto minori di 14 anni, sono state invece segnalate al Tribunale per i Minorenni di Venezia che ne ha disposto l’affidamento ad una comunità d’accoglienza per minorenni.

 
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