VENEZIA - Il linguaggio pare quello dll'Isis, la sfrontatezza è quella di chi è abituato a fare sempre quello che vuole a casa e fuori. E infatti i tre minorenni finiti nei guai stamane non avevano gradito che i loro amici venissero collocati in comunità a seguito delle recenti indagini sulle baby gang condotte della Squadra Mobile e del Gruppo Anticrimine Mestre Marghera (Gamm) e così per giorni diffuso insulti e minacce alla polizia e ai poliziotti via Facebook. La formula è chiara e sembra clonata dai comunicati del Califfato e degli anarcoinsurrezionalisti.
Le indagini, al contrario di quanto affermava nei loro deliranti post, il gruppo di pericolosi esaltati, hanno condotto proprio alla parte di banda mancante all'appello. Due romeni e un armeno. I.A.S di 16 anni e il 17enne C.C.D., entrambi romeni, e l'armeno G.S.H. di 15 anni. Tutti risiedono a Mestre e sono incensurati.
I primi due sono stati anche sottoposti a perquisizione personale e domiciliare, eseguita da agenti della Digos. E qui sono arrivate le sorprese che confermano la pericolosità della banda. Infatti, sotto sequestro sono finiti un machete con lama da 40 cm, un coltello da sub con lama da 15 cm e tirapugni in metallo.
I tre sono stati portati alla cenrale della Digos, unitamente ai loro genitori.
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