LIGNANO - Era una splendida giornata di sole del 29 giugno 1966 quando ricevetti una telefonata da un bagnino: mi diceva che sulla spiaggia di Lignano Pineta era giunta Virna Lisi.
Non persi un minuto, presi la mia inseparabile macchina fotografica di quel tempo e mi precipitai sulla spiaggia di Pineta. Non mi fu difficile rintracciarla anche perché non c’erano molti ombrelloni aperti; anzi, direi pochi. Mi avvicinai e vidi lei sullo sdraio con accanto un’altra signorina e un bambino; poi seppi che erano la baby-sitter e il figlio.
Chiesi se potevo farle qualche fotografia (ne avevo già scattate alcune a distanza, ma da vicino sarebbe stata tutta un’altra cosa). Ricordo nitidamente che la baby-sitter, quando vide che mi avvicinavo all’ombrellone, scattò in piedi con in mano una paletta del bambino, invitandomi ad allontanarmi, perché la signora non voleva essere disturbata. Risposi: se me lo dice la signora me ne vado, altrimenti no.
Quando Virna Lisi sentì quelle parole, mi rivolse un grande sorriso e mi invitò a fare il mio lavoro. Rimasi impressionato dalla sua disponibilità e gentilezza, tanto che rimasi una quindicina di minuti, scattando diverse foto a lei da sola, a lei con il figlio e a lei con la baby-sitter.
Le chiesi come mai era giunta a Lignano e mi rispose che stava girando un film in Friuli e aveva voluto conoscere la spiaggia di Lignano di cui tanto aveva sentito parlare; aggiunse che era rimasta entusiasta della spiaggia friulana. Feci altre domande alle quali rispose sempre gentilmente e questa sua gentilezza la ricordo ancora con ammirazione.