SAN CANZIAN D’ISONZO (Gorizia) - Sabato sera la squadra volante del commissariato di polizia di Monfalcone ha raggiunto San Canzian d’Isonzo dove era in corso una lite familiare all’interno di un alloggio popolare: nell'appartamento c’erano un 35enne albanese, sua moglie, 33enne di Monfalcone e i due figli piccoli. L’uomo gridava e minacciava i minori e gli agenti hanno tentato di calmarlo ma sono stati a loro volta minacciati dal 35enne che, impugnando un grosso coltello da cucina, ha cercato di colpirli sferrando dei fendenti. Intanto sono arrivate altre pattuglie della polizia, il 118, i vigili del fuoco, la polizia scientifica e i carabinieri; è iniziata una lunga ed estenuante trattativa con l’albanese nel tentativo di dissuaderlo dal far del male alla sua famiglia.
La moglie e i figlioletti si sono chiusi in bagno e questo ha scatenato una rabbiosa e violenta reazione del 35enne: armato di coltello e martello è riuscito a entrato nel bagno pure lui, avventandosi sulla moglie e tentando di ucciderla. Le forze di polizia, coordinate dal questore Lorenzo Pillinini, presente sul posto, hanno allora fatto irruzione nell’appartamento attraverso la porta di ingresso e da una finestra del bagno, tramite una scala appoggiata all’esterno della palazzina. A quel punto l’uomo è stato disarmato, immobilizzato e poi sedato dai sanitari. Soccorsi anche la moglie e i figli che erano sotto shock. Nessuno ha riportato lesioni, solo il personale di polizia intervenuto è stato successivamente medicato con alcuni giorni di prognosi. Il 35enne è stato arresto per tentato omicidio, sequestro di persona, minacce e lesioni aggravate. Ha diversi precedenti per guida in stato di ebbrezza, lesioni personali, favoreggiamento alla permanenza di clandestino irregolare, ubriachezza e fuga a seguito di incidente con lesioni.
Ultimo aggiornamento: 17:51
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