​Telefonata allarmante al 115 parla
di moschee: evacuato il Tribunale

Venerdì 3 Giugno 2016 di Paola Treppo
Le operazioni di controllo della polizia questa mattina
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UDINE - È arrivata stamattina, venerdì 3 giugno, al numero di emergenza dei vigili del fuoco, il 115. Una telefonata allarmante, che non si è ben compresa nella sua interezza ma che ha destato subito grande preoccupazione. Dall’altra parte della cornetta una voce di donna che parlava di moschee, farfugliando frasi poco chiare, facendo riferimento al Tribunale di Udine «Sgomberate l’edificio del tribunale…». A quel punto, in via precauzionale, è scattato l’allarme e il complesso, al cui interno in quel momento non c’era nessuno, è stato chiuso.

La chiamata è arrivata alle 7. Sul posto è giunta la polizia e la Digos che hanno messo in atto tutte le misure di sicurezza necessarie per capire se ci sia un reale pericolo. Sarà acquisita la registrazione della telefonata per capire in dettaglio il contenuto e capire da dove sia stata fatta e da chi. Al termine degli accurati controlli svolti dalla Polizia con gli artificieri arrivati da Ronchi dei Legionari (Gorizia), che hanno ispezionato ogni angolo del palazzo di Giustizia, non è stato trovato alcun ordigno. L'attività è potuta riprendere quindi regolarmente. Pochi minuti prima delle 10 i dipendenti del Palazzo di Giustizia e gli avvocati sono stati fatti entrare nell'edificio.

Un simile falso allarme era scattato in tribunale già un anno fa.
In quell'occasione, era il 25 maggio, la chiamata arrivò da una voce maschile intorno alle 9 del mattino. Una chiamata per un finto allarme bomba di una voce femminile era stata indirizzata invece nel settembre 2014 all'azienda multiutility Cafc. Anche in quel caso dell'ordigno non c'era alcuna traccia.
Ultimo aggiornamento: 10:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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