VARMO (Udine) - Si continua a indagare sul misterioso caso di avvelenamento da tallio che ha causato la morte di due dei componenti della famiglia friulana Del Zotto e l'intossicazione di altri parenti e della badante dopo la vacanza trascorsa ad agosto nella casa di campagna di Santa Marizza di Varmo, nella Bassa Friulana (Udine). Nella giornata di oggi, giovedì 12 ottobre, il personale dell'azienda sanitaria e i carabinieri della stazione di Rivignano hanno fatto nuovamente ingresso nella dimora dei Del Zotto, che è stata posta sotto sequestro nei giorni scorsi.
Sono stati prelevati i filtri
Sono stati prelevati i filtri del deumidificatore e del condizionatore che sono stati avviati in laboratorio per capire se contengano tallio. Questo perché la famiglia, che vive a Nova Milanese, in provincia di Monza Brianza, ha detto di aver tenuto acceso i due apparecchi per tutta la durata della vacanza estiva; deumidificatore e condizionatore si trovano nella zona giorno. Si tratta solo di una ipotesi e si va per esclusione, indagando a 360 gradi, non tralasciando alcuna pista. Intanto si attendono gli esiti degli esami eseguiti sui campioni prelevati la scorsa settimana sempre nella casa di Santa Marizza di Varmo: topicida, insetti morti, polveri, escrementi di topo ed escrementi di piccione.
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