Si torna a batter moneta falsa nella zecca clandestina del castello

Giovedì 22 Giugno 2017 di Paola Treppo
Il grosso veneziano risalente al dogato di Pietro Ziani

FORNI DI SOPRA (Udine) - Tre giorni di rievocazione storica, da domani 23 giugno al 25, per ricordare la distruzione del castello di Sacuidic, la sua zecca clandestina e l’arrivo dei Savorgnani che acquistarono Forni di Sopra e Forni di Sotto dando vita, sino alla fine del 1700, con la caduta della Repubblica di Venezia, ai Forni Savorgnani.

Il 26 ottobre 1326 Ettore Savorgnano acquisì la proprietà dei due paesi da Valerio Germani di Nonta di Socchieve. Alcuni anni fa l’università Cà Foscari di Venezia ha riportato alla luce i resti del castello di Sacuidic, sito già ispezionato a fine 1800 dallo studioso Alexander Wolf. Le ricerche, condotte da Fabio Piuzzi, scoprirono che nel castello si svolgeva una attività di zecca clandestina.

Oltre alle monete falsificate è stata ritrovata anche una moneta autentica in argento risalente al dogato di Pietro Ziani (1205-1229). Il castello di Sacuidic era abitato da poche persone, tra cui anche alcune donne. Lo dimostrano i ritrovamenti di fusaiole, legate all'attività di filatura. Si tratta di piccoli dischi forati dove inserire il fuso. Oltre alle fusaiole, è stato trovato anche un grano di collana: una perla nera di vetro, con decorazioni verdi e occhielli giallo-neri che, come tutti gli altri reperti, sono conservati dal Comune dolomitico.

Venerdì sera il gruppo Sancti Martini di Vigo di Cadore assieme ai gruppi fornesi allestiranno i campi di armigeri, falconieri, arcieri mentre l’Erbera, alle 21, illustrerà il Mac di san Zuan, il magico mazzo di fiori e erbe raccolti la notte di San Giovanni. Sabato alle 10.30, davanti alla chiesa di San Giacomo a Vico i Savorgnani si incontreranno con i gastaldi di Nonta di Socchieve e acquisteranno le terre fornesi.

Sarà letta dal “Notaro” l’originale dell’atto d’acquisto che fruttò a Valerio Germani la somma di 150 marchi doppi di moneta aquileiese e quindi ci sarà la sfilata in paese. Poi cena medioevale con pietanze preparate senza il cibo importato dall’America: mais, patate e pomodori sono banditi. Domenica alle 15.30 la battaglia e l’incendio del castello di Sacuidic, posto a controllo dell’accesso in paese lungo il fiume Tagliamento.

Ci sarà pure sarà il mercatino animato da figuranti provenienti anche dall’estero, con musica a tema, danze, giocolieri e gastronomia medievale: uno spaccato di vita medievale del XII secolo. Nelle fiere, infatti, accadeva di tutto: circolavano persone, idee e merci, si giocava d’azzardo, si esponevano gli oggetti più disparati. Durante tutta la manifestazione sarà riproposta la zecca clandestina che batterà moneta, un grosso veneziano, risalente al dogato di Pietro Ziani, che si potrà portare a casa come souvenir, in argento o bronzo. Info ufficio turistico 0433.886767.
 

 

Ultimo aggiornamento: 23 Giugno, 11:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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