​Profugo accolto in parrocchia bacia
ragazzine e offre sesso a casalinga

Giovedì 26 Maggio 2016 di Paola Treppo
Profugo accolto in parrocchia bacia ragazzine e offre sesso a casalinga
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BASSA FRIULANA (Udine) - Ha baciato una minore contro la sua volontà. La ragazzina, del posto, 13 anni, ha denunciato il fatto raccontandolo ai genitori, che si sono attivati per capire in che contesto fosse successo e chi fosse l’uomo che l’aveva avvicinata molestandola. Si è scoperto essere un pakistano, un richiedente asilo che era stato accolto nella canonica di una parrocchia di un paese della Bassa Friulana. L’uomo, come è emerso in seguito, aveva avvicinato con una scusa la ragazzina mentre si trovava con altre amiche e, contro il suo volere, l’aveva baciata sulla guancia dopo aver avvicinato il telefonino al suo volto per "immortalare" il tutto in un selfie. Non si sarebbe limitato a molestare la 13enne: il profugo si è comportato nella stessa maniera anche con un’altra giovane, sempre dello stesso paese. In questo caso si tratta di una ragazza di 20 anni, pure lei al centro delle attenzioni del pakistano per un bacio rubato. E un terzo caso si è registrato, sempre nello stesso centro abitato, con una donna più grande, cui il richiedente asilo ha proposto senza mezze misure un rapporto sessuale. Quest’ultima lo ha allontanato e, come le altre due compaesane, ha segnalato quanto accaduto. Il profugo, a quel punto, è stato allontanato dalla canonica e trasferito a Udine, in un’altra struttura di accoglienza. È stato denunciato in stato di libertà. I fatti risalgono a una decina di giorni fa. 

«Si tratta di un evento di cui ho parlato con le mamme del paese - dice il sindaco di quel Comune, che si è immediatamente interessato alla vicenda della minore -; erano spaventate, come è normale che sia, ma poi la situazione è rientrata, con il trasferimento del pakistano dalla canonica in un'altra struttura della Chiesa della provincia di Udine. Del caso si stanno interessando i carabinieri che ho subito informato e che faranno le loro indagini. Si tratta, peraltro, di un uomo adulto, il più grande di tutti quelli che abbiamo in paese, forse per questo un po' più intraprendente, e che vengono impiegati in lavori di pubblica utilità; visto che non parla neanche una parola di italiano, è stato chiamato un interprete che ha cercato di capire i motivi del gesto. Il pakistano credo abbia interpretato male l'approccio di amicizia che si deve avere con le ragazze. Il fatto che riguarda la minorenne è accaduto in un parco dove i ragazzi del paese, all'interno di un progetto, stavano mettendo in ordine delle aiuole. E anche i richiedenti asilo si erano offerti di dar loro una mano. Adesso la situazione è sotto controllo e mi sento di rassicurare i miei concittadini perchè la persona è stata allontanata». 
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