Ingresso per 200 persone ma erano oltre 1000: chiusa la discoteca

Lunedì 23 Gennaio 2017 di Paola Treppo
Ingresso per 200 persone ma erano oltre 1000: chiusa la discoteca
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CERVIGNANO DEL FRIULI (Udine) - Troppi a ballare in pista nella discoteca Dalì di Cervignano del Friuli e il questore di Udine l'ha chiusa, sequestrata. Il controllo nel locale è avvenuto nella notte tra sabato 21 e domenica 22 gennaio, al 10 di via Ramazzotti, a seguito di diverse segnalazioni che erano arrivate nel dicembre dello scorso anno. Numerosi cittadini avevano fatto notare alle forze dell'ordine parecchie criticità legate al rispetto del limite di capienza del locale e al rispetto della normativa della prevenzione incendi, oltre a problematiche di "carattere gestionale".

A quel punto sono scattate diverse iniziative, sia da parte del sindaco del Comune di Cervignano del Friuli, che da parte del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Udine e, per quanto riguarda il profilo dell’ordine e la sicurezza pubblica, da parte del questore di Udine, Claudio Cracovia. Alla fine, in occasione dell’evento “Caliente”, in programma per la serata del 22 gennaio alla discoteca Dalì, è stato predisposto un servizio congiunto interforze, per verificare il rispetto delle prescrizioni e delle autorizzazioni del locale sul fronte agibilità, insieme ai carabinieri di Cervignano del Friuli e ai militari della Guardia di finanza di San Giorgio di Nogaro che hanno messo in campo anche un'unità cinofila.

Nel corso del servizio sono state riscontrare gravi violazioni: la capienza massima del locale, di 200 persone, era stata largamente superata perché, al termine delle operazioni di conteggio, è stata riscontrata la presenza di oltre 1060 tra uomini e donne, compresi i lavoratori dipendenti. Non è stato osservato, inoltre, il divieto di ingresso nel locale ai minori di anni 18, come previsto dalla licenza. Al Dalì, difatti, c'erano oltre 50 ragazzi under 18. Una ragazza di 16 anni, colta da malore per cause ancora da appurare, è stata accompagnata al pronto soccorso dal servizio del 118; a causa del parcheggio "selvaggio" delle vetture, i soccorsi hanno subito dei ritardi perché l’ambulanza non riusciva a raggiungere la zona antistante l’ingresso del locale.

Al vaglio anche la posizione del personale addetto alla sicurezza, i cosiddetti "buttafuori" cioè gli incaricati di vigilare proprio sul rispetto delle prescrizioni previste in licenza, in particolare per il rispetto del limite di capienza e per l'osservanza dei divieti di ingresso. La titolare è stata denunciata alla Procura di Udine e il locale sottoposto a sequestro preventivo, tenuto conto della gravità della situazione sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica. 
 

Ultimo aggiornamento: 15:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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