Polemiche sulla “settimana bianca”,
si cerca piano condiviso tra Regioni

Mercoledì 10 Febbraio 2016
Piccoli sciatori a Piancavallo
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«È un tema vero: troveremo risposta per i genitori in difficoltà prima del prossimo calendario scolastico». All'assessore regionale Loredana Panariti le proteste scattate in questi giorni per il maxi ponte scolastico che da qualche anno tra la fin del Carnevale e l'inizio della Quaresima sta mettendo a dura prova un gran numero di famiglie, alle prese con i figli che non sanno dove e a chi lasciare, non giungono come una sorpresa. Tanto che «è una questione all'attenzione di tutte le Regioni dell'arco alpino. È stata già posta in 9. commissione alla Conferenza delle Regione - spiega - e l'obiettivo è studiare una soluzione comune, per avere anche più forza e massa critica nell'interlocuzione con il ministero dell'Istruzione».
L'idea, anticipa Panariti «è che in queste giornate di sospensione dell'attività curricolare le scuole rimangano comunque aperte, con progetti e attività, per esempio la settimana sportiva o proposte di questo tenore, cui possono partecipare gli alunni che per diversi motivi non possono restare a casa». Altre regioni, Piemonte e Veneto per esempio, vorrebbero adottare la misura ma non gravare ulteriormente la famiglia.
Lo conferma direttamente l'assessore veneto all'Istruzione, Elena Donazzan ricordando che Piemonte assieme proprio al Veneto si sono fatte promotrici dell'iniziativa. «Stiamo studiando come costruire questa iniziativa in modo da non creare disparità e dare a tutti un'opportunità sportiva». Donazzan ha annunciato che presto verrà avanzata un'ipotesi complessiva ai ministri Franceschini (Cultura e turismo) e Giannini (Istruzione).
 
Ultimo aggiornamento: 16:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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