​I cugini: «Ci hanno chiamato alle 6
per dircelo, siamo in grave lutto»

Martedì 19 Luglio 2016 di Paola Treppo
San Pier d'Isonzo
SAN PIER D'ISONZO (Gorizia) - Gianna era nata di San Pier d’Isonzo, un piccolo e raccolto paese in provincia di Gorizia, dove sono in tanti a ricordarla e dove vivono ancora numerosi suoi parenti, anche nei comuni vicini. Aveva trascorso qui la sua adolescenza e poi, circa 40 anni fa, si era sposata e si era trasferita in Piemonte. In paese tornava con il marito e a volte con i figli per qualche giorno, in occasione di alcune cerimonie, ad esempio il funerale di un parente, o per passare un weekend in estate. Nel vicino comune di Fogliano Redipuglia abitano i suoi cugini di secondo grado, la famiglia di Franco Muset, che vive in via dei Bersaglieri. Per loro, come per sorella di Gianna, Rossella Muset, che lavora a Monfalcone, questi sono stati giorni di attesa terribile.

Poi, oggi, la notiza peggiore: «Mi hanno telefonato questa mattina alle 6 e mezza - dice Franco Muset -, li hanno riconosciuti tramite il dna, perché in altro modo non si poteva fare. Siamo tutti scossi, è una tragedia grande per la nostra famiglia. Un dramma. Gianna era una brava persona, lavoratrice, ha fatto la sua famiglia, si è impegnata tanto. Ha lavorato a Voghera prima di andare in pensione e poi curava con tanta tanta attenzione la casa e i figli. Siamo nel dolore. Tutti i parenti più vicini sono andati là, a Nizza». La casa in cui era nata Gianna, a San Pier d’Isonzo, è rimasta di proprietà della famiglia e ci vive la nipote Jennifer. «A Nizza la coppia aveva un appartamento dove trascorreva le vacanze con il marito, cui era legatissima - dice la cugina -; un destino terribile. Siamo in grave lutto». Accanto ai familiari, i questi giorni di dolore, i sindaci di San Pier d’Isonzo e di Fogliano Redipuglia. 
Ultimo aggiornamento: 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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