UDINE - Il richiedente asilo pachistano di 24 anni, indagato per aver palpeggiato nei giorni scorsi una donna che era appena scesa dal treno e tornava all'auto attraverso il sottopasso ferroviario della stazione di Udine, è stato arrestato ieri dalla polizia per resistenza a pubblico ufficiale. Proprio in seguito all'episodio di violenza sessuale, il prefetto gli ha revocato i benefici della temporanea accoglienza e il questore ha disposto a suo carico il divieto di ritorno a Udine. I provvedimenti gli sono stati notificati ieri mattina e hanno scatenato la sua reazione.
Prima si è presentato in questura gridando frasi in inglese, picchiando i pugni sui vetri esterni dell'ufficio. Poi è andato nella sede di una delle associazioni che si occupano di migranti e ha protestato contro i provvedimenti, con veemenza e aggressività. Non si è calmato nemmeno all'arrivo della pattuglia delle volanti. Ha colpito con una testata un armadio e ha spintonato gli agenti che hanno dovuto bloccarlo.
Il giovane ha patteggiato ieri una pena a 4 mesi di reclusione, con la condizionale, ed è stato allontanato da Udine.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Prima si è presentato in questura gridando frasi in inglese, picchiando i pugni sui vetri esterni dell'ufficio. Poi è andato nella sede di una delle associazioni che si occupano di migranti e ha protestato contro i provvedimenti, con veemenza e aggressività. Non si è calmato nemmeno all'arrivo della pattuglia delle volanti. Ha colpito con una testata un armadio e ha spintonato gli agenti che hanno dovuto bloccarlo.
Il giovane ha patteggiato ieri una pena a 4 mesi di reclusione, con la condizionale, ed è stato allontanato da Udine.