Nata tra le macerie del terremoto, la cineteca del Friuli compie 40 anni

Martedì 21 Febbraio 2017 di Paola Treppo
Mario Monicelli alla Cineteca del Friuli

GEMONA DEL FRIULI (Udine) - Si celebrano quest'anno i 40 anni della cineteca del Friuli, un'avventura cominciata fra le macerie del terremoto. Il 26 febbraio 1977, a pochi mesi dalle scosse che fra maggio e settembre del 1976 distrussero Gemona e buona parte dell'alto Friuli, 7 giovani cinefili gemonesi, Giuliana Fabiani, Renato Gennaro, Livio Jacob, Paolo Jacob, Piera Patat, Flavio Rossi e Maria Sangoi, firmarono l'atto costitutivo del cineclub Cinepopolare, che sarebbe presto diventato la cineteca del Friuli.

L'esordio 
Il cineclub aveva l'ambizioso obiettivo di restituire una sala cinematografica alla città. Si organizzò una raccolta fondi fra i visitatori del centro storico distrutto, si diffuse un appello via stampa con Tullio Kezich ed Ettore Scola che furono fra i primi a rispondere, e agli incontri cinematografici di Monticelli Terme che si tenevano a primavera Piera Patat lesse un comunicato che si concludeva con una richiesta di sottoscrizione. Si impegnò in una raccolta fondi anche una volontaria della Val d’Aosta, Giorgina Momigliano.

La raccolta fondi 
I pochi milioni di lire messi insieme non erano sufficienti alla costruzione di un cinema ma, grazie ai preziosi consigli di Angelo Humouda, il fondatore e allora direttore della Cineteca Griffith di Genova, presente a Monticelli, era arrivato in Friuli nell'estate del 1977 armato di 100 pellicole, schermo e proiettore per le proiezioni nelle baraccopoli. La somma fu utilmente impiegata nell'acquisto sul mercato americano di una serie di film delle origini: fratelli Lumière, Méliès, Edwin S. Porter, Thomas A. Edison, D.W. Griffith, Mack Sennett, Max Linder, André Deed e Ferdinand Guillaume. Così si organizzarono proiezioni e lezioni di storia del cinema nelle scuole, gettando così le basi della Cineteca. Con quelle prime pellicole, nel 1982 fu organizzata a Pordenone, in collaborazione con Cinemazero, la retrospettiva sul comico francese Max Linder che sarebbe diventata la prima edizione delle Giornate del Cinema Muto, oggi conosciute internazionalmente.
 
Oggi è una delle 5 maggiori cineteche italiane
Negli anni, la cineteca del Friuli è cresciuta divenendo una delle cinque maggiori cineteche italiane, aderente all'Associazione delle Cineteche Europee e alla Federazione Internazionale degli Archivi del Film. Alle collezioni filmiche e librarie che ne fanno un importante centro di documentazione e di studi, si aggiungono l'attività editoriale, la produzione televisiva e la gestione del Cinema teatro sociale di Gemona, digitalizzato nel 2014.
 
Gli appuntamenti per il 40° compleanno
Il 40° compleanno, domenica 26 febbraio, sarà festeggiato con un programma speciale di proiezioni al cinema Sociale e le visite guidate alla sede di Palazzo Gurisatti, dove si trovano gli uffici, la biblioteca, la videoteca, e all'Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia, il moderno deposito climatizzato dove sono conservate le pellicole.
 
Oltre 18mila pellicole in 35 e 16mm
L'itinerario di visita inizia alle 14 dall'Archivio, realizzato con un finanziamento regionale e inaugurato nel marzo 2008 nella zona artigianale di Gemona, all'11 di via dell'Artigiano. Insieme alle collezioni della cineteca vi sono ospitate quelle di altre istituzioni pubbliche e private, in particolare della Regione Friuli Venezia Giulia e della Regione Veneto, per un totale di 18mila pellicole in 35 e 16mm più 500 copie in piccoli formati. Dal 2014 è attivo anche un laboratorio digitale con uno scanner di ultima generazione per la digitalizzazione di film a 16 e a 35mm e lettori per l'acquisizione di materiali su nastro magnetico, strumenti che hanno aperto nuove prospettive nell'attività di conservazione e soprattutto di diffusione dei materiali. Oltre a esplorare un ambiente insolito e affascinante, il pubblico potrà rendersi conto della consistenza del patrimonio cinematografico conservato a Gemona, vedere come si preserva una pellicola e, grazie a dimostrazioni pratiche, come dalla pellicola si arriva al file digitale.
 
La giornata prosegue al Cinema teatro sociale dove alle 15.30 saranno proiettati alcuni dei cortometraggi, allora introvabili e invisibili, portati in Friuli nel 1977 da Angelo Humouda e proiettati nelle scuole di Gemona, Venzone, Trasaghis e Bordano. Il programma include Liberty (1929), comica di Leo McCarey con Ollio e Stanlio, e i cartoni animati The Mechanical Cow (1927) e The Skeleton Dance (1929) di Walt Disney e Ub Iwerks, The Boat Builders (1936) di Walt Disney e Ben Sharpsteen, The Cuckoo Murder Case (1931), Jack and the Beanstalk (1933) e The Brave Tin Soldier (1934) di Ub Iwerks; Popeye the Sailor Meets Sindbad the Sailor (1936) di Max e Dave Fleischer. L'ingresso è gratuito.
 
Oltre 25mila volumi e centinaia di riviste storiche
Chiude il tour la visita alle 17 a Palazzo Gurisatti, in via Bini 50, di fronte al duomo di Gemona.

Sede della cineteca del Friuli dal dicembre 1997, il palazzo di origine quattrocentesca ospita la biblioteca specializzata, regolarmente aperta al pubblico, con oltre 25mila volumi e centinaia di riviste storiche e correnti, e la videoteca con 30mila titoli, molti dei quali saranno ammessi al prestito esterno a partire da marzo. Il poco conosciuto cortiletto interno di Palazzo Gurisatti farà da cornice al brindisi finale con l'immancabile torta del quarantennale. Nel corso di tutto il 2017 saranno organizzati nelle sale del Friuli Venezia Giulia incontri e proiezioni di alcuni dei tesori conservati dalla Cineteca.

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