TRICESIMO (Udine) - Probabilmente si tratta di una banda di ladri di “oro rosso” o comunque di malviventi che trafficano sul mercato “nero” del ferro, quelli che nella notte tra venerdì e sabato della scorsa settimana hanno preso di mira il sistema antincendio della scuola elementare “Ellero” di Tricesimo, edificio che sorge appena fuori dal centro. Dopo aver spaccato la protezione di plastica che si deve rompere solo in caso di emergenza, hanno asportato le manichette da usare nel caso si sviluppino roghi nell’istituto educativo. Doppio danno, quindi: sia per la necessità di sostituire quanto prima il sistema rubato, che è indispensabile, anche se adesso è tempo di vacanza per alunni e insegnanti, e sul fronte economico.
Le manichette erano state installate all’esterno della scuola, in un punto accessibile e visibile di via Europa Unita, proprio perché in caso di incendio i pompieri o il personale dell’istituto devono trovarle immediatamente. Il danno è di diverse centinaia di euro. Non è il primo furto di questo tipo: i ladri rubano parte degli impianti, rendendoli temporaneamente inutilizzabili, per poi recuperare il ferro o le parti di rame o in ottone, e quindi venderle, ottenendo un guadagno illegittimo. Del fatto è stato informato subito il sindaco, Andrea Mansutti, e l’assessore competente, Fabrizio Merlino che si sta occupando della vicenda con l’Ufficio tecnico del Comune.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Le manichette erano state installate all’esterno della scuola, in un punto accessibile e visibile di via Europa Unita, proprio perché in caso di incendio i pompieri o il personale dell’istituto devono trovarle immediatamente. Il danno è di diverse centinaia di euro. Non è il primo furto di questo tipo: i ladri rubano parte degli impianti, rendendoli temporaneamente inutilizzabili, per poi recuperare il ferro o le parti di rame o in ottone, e quindi venderle, ottenendo un guadagno illegittimo. Del fatto è stato informato subito il sindaco, Andrea Mansutti, e l’assessore competente, Fabrizio Merlino che si sta occupando della vicenda con l’Ufficio tecnico del Comune.
