MARANO LAGUNARE (Udine) - «È vero che Giulio abitava con la sua famiglia a Fiumicello ma tutti i suoi parenti da parte di padre sono qui, a Marano Lagunare. Sopra il mio panificio, è nato suo papà Claudio e da qui poi è partito verso l’Australia, come emigrante, col padre, che era solo un banbino». Racconta la storia “vera” dei Regeni il prozio di Giulio, Giovanni Paolo Regeni che in queste settimane prima di attesa e quindi di dolore, è rimasto in silenzio, così come tutti i parenti maranesi del giovane 28enne di Fiumicello trovato morto a Il Cairo.
«Nelle scuole australiane Claudio ha imparato inglese tedesco e francese; di lingue ne conosce a perfezione 8. Poi è tornato in Friuli ed è stato aperto un panificio a Monfalcone. Intelligentissimo, Giulio: «Come suo padre. Un uomo di mondo, non un ragazzo. Aveva chiare le sue idee: ha studiato economia, e l’economia e legata agli operai, quindi alla loro tutela, al sindacato. Voleva un sindacato libero, modello americano, svincolato dalla politica. È stata la sua giovane età, il suo entusiasmo, a tradirlo».
«Giulio è cresciuto in questo ambiente familiare che lo ha formato subito e gli ha permesso, fin da giovanissimo, di coltivare la passione per le lingue e le culture diverse dalla nostra».
«Giulio? Intelligentissimo, tradito
dall’entusiasmo»: parla il prozio
Sabato 6 Febbraio 2016
di Paola Treppo
A Marano tutti i parenti sapevano della scomparsa da domenica, informati da una zia del ragazzo che vive in provincia di Gorizia: «Ci hanno detto com’era la situazione, che speravano si potesse risolvere, e di non dire nulla, così come abbiamo fatto, limitandoci, a seguire l’evoluzione delle ricerche attraverso giornali e televisioni. Siamo in lutto».