Nuovo passo avanti sul caso di Giulio Regeni, il ricercatore friulano ucciso in Egitto lo scorso anno. La procura del Cairo ha trasmesso oggi a quella di Roma gli atti relativi ad un nuovo interrogatorio cui sono stati sottoposti i poliziotti che hanno avuto un ruolo negli accertamenti sulla morte del giovane. Interrogatori che erano stati sollecitati proprio da piazzale Clodio. La consegna viene considerata «un passo avanti nella collaborazione» tra le due procure, come viene sottolineato in una nota congiunta firmata da Giuseppe Pignatone e Nabil Ahmed Sadek.
Durante un colloquio telefonico con il procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, il procuratore generale della Repubblica Araba d'Egitto, Nabil Ahmed Sadek, ha spiegato che - come già annunciato nel maggio scorso - è stata affidata ad una società esterna l'attività di recupero dei video della metropolitana.
E, alla luce degli sviluppi positivi, l'ambasciatore Cantini torna al Cairo, annuncia il ministro Alfano.
Regeni, nuovi atti dal Cairo: «Passo avanti nella collaborazione» L'ambasciatore torna in Egitto
Lunedì 14 Agosto 2017Attività che prenderà il via a settembre con una riunione tra l'azienda e la procura egiziana, alla quale sono stati invitati anche gli inquirenti italiani. Nel corso della telefonata, è stato concordato un nuovo incontro tra i due uffici, che sarà organizzato dopo la riunione di settembre «per fare il punto della situazione e confrontarsi su quanto fin qui raccolto e sui possibili ulteriori sviluppi investigativi». «Entrambe le parti - si legge in una nota congiunta - hanno assicurato che le attività investigative e la collaborazione continueranno fino a quando non sarà raggiunta la verità in ordine a tutte le circostanze che hanno portato al sequestro, alle torture e alla morte di Giulio Regeni».