CAMPOFORMIDO (Udine) - Un dipendente “in nero” e una dipendente che lì, in quel centro massaggi, non avrebbe proprio dovuto starci, non tanto per questioni di contratto di lavoro non conforme alle regole, ma perché era stata già espulsa dall’Italia. Da nostro Paese, tuttavia, se n’era guardata bene dall’uscire: operava, infatti, in un “centro benessere” di Campoformido, alle porte di Udine; è qui che è stata pizzicata durante uno dei normali controllo dell’ispettorato del lavoro. Si tratta di una donna cinese di 30 anni che è finita nei guai, denunciata a piede libero perché, essendo presente in Italia senza alcun permesso o autorizzazione è considerata di fatto e tecnicamente una clandestina. Non è finita. Nel salone, gestito da cittadini cinesi, è stato individuato anche un lavoratore “in nero”, pure lui con gli occhi a mandorla. Alla fine il centro massaggi è stato chiuso temporaneamente e denunciato il titolare che adesso dovrà anche pagare una multa parecchio salata.
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