SANREMO - Non è riuscita a trattenere le lacrime, mentre Ezio Bosso incantava il pubblico con l'energia della sua musica e del suo amore per la vita. «Mi sono sentita così piccola, vorrei avere la metà della sua consapevolezza e della sua forza», confessa Chiara Antonutti, la violista che ieri sera la regia del festival di Sanremo ha inquadrato a più riprese mentre condivideva con tanti, all'Ariston e a casa, la commozione per l'esibizione del pianista. Chiara è nata a Udine e abita a Vicenza. «Non dimenticherò mai la bellezza straordinaria del momento che abbiamo vissuto. A colpirmi, prima ancora che suonasse, è stata la grandezza di Bosso come uomo, la forza che è riuscito a trasmettere, la luce con cui ha toccato il cuore di tutti con un messaggio che è un inno alla forza della vita, alla necessità di non arrendersi mai, di vivere ogni momento con gioia».
Chiara, 33 anni, alla sua quarta esperienza al festival. «Ho pianto, non sono riuscita a trattenermi, ma tutti noi musicisti siamo stati colpiti in maniera particolare dalla sua testimonianza. È una libellula, capace di dimenticare e di far dimenticare la situazione in cui si trova».