I "bazar" asiatici spuntano come
funghi: vendono armi illegalmente

Venerdì 26 Agosto 2016 di Paola Treppo
Le armi sequestrate nei bazar di Lignano
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LIGNANO (Udine) - Nel corso dei controlli eseguiti in “negozi” che vendono utensili e strumenti da taglio, a Lignano, durante la settima di Ferragosto, la polizia amministrativa della questura di Udine ha sequestrato 27 coltelli (alcuni nelle foto), che sono classificati a tutti gli effetti come “armi”, tecnicamente “armi proprie”. Si tratta di armi che sono soggette a discipline normative specifiche non solo per chi le possiede, che non può portarla fuori dalla sua abitazione, ma anche per la vendita al pubblico: chi le mette sullo scaffale, cioè, deve essere autorizzato.
 
La polizia rileva che in questi ultimi tempi sono decisamente aumentati il numero dei cosiddetti “bazar”, “negozi” che vendono un po’ di tutto e che sono gestiti quasi esclusivamente da cittadini di origine asiatica. Qui si può comprare ogni genere di strano oggetto, dal coltello ai giochi per bambini. Nei “bazar” controllati dalla polizia sono state trovare armi da taglio che non erano protette bene, come prescritto dalla legge, e non erano state messe sugli scaffali in maniera “sicura”. Da qui il sequestro. Alcuni “bazar” vendevano, poi, delle vere e proprie armi, il cui uso “naturale”, per gli inquirenti, è l’offesa: si tratta di coltelli a scatto, a molla e di riproduzioni di catane. La polizia ha segnalato i “negozi” al Comune di Lignano. I gestori sono stati denunciati. I controlli continuano in tutta la provincia di Udine. 
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