I turisti stranieri hanni speso 923
milioni; in calo Udine e Pordenone

Martedì 29 Marzo 2016 di Paola Treppo
Udine
FRIULI VENEZIA GIULIA - Nel 2015 la spesa dei viaggiatori stranieri in Friuli Venezia Giulia ammonta a 923 milioni di euro, 75 in più (+8,8%) del 2014. A fare da traino la provincia di Trieste, ventesima in Italia con 374 milioni di spesa del turismo estero. I dati, basati su un’indagine di Banca d’Italia, sono stati rielaborati dal ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo. A livello nazionale il Fvg assorbe il 2,6% dei consumi complessivi dei viaggiatori stranieri e in termini assoluti si posiziona all’undicesimo posto tra le regioni; ai vertici Lazio (con il 18,4%), Lombardia (17,3%), Veneto (14%) e Toscana (11,6%). La metà della spesa si concentra inoltre in sole sei province: Roma (17,9%), Milano (10%), Venezia (8,4%), Firenze (7%), Napoli (4%) e Bolzano (3,5%). Trieste è ventesima (97 milioni in più dello stesso periodo 2014). Anche Gorizia è in crescita (da 153 a 177 milioni, +15,7%), mentre Udine (da 360 a 321 milioni, -10,8%) e Pordenone (da 57 a 51 milioni, -10,5%) registrano flessioni.
 
Nel 2015 è aumentato il numero totale di viaggiatori (9,4 milioni, +5,1%) mentre i pernottamenti, ossia le presenze, sono in calo (-4,3%). Quest’ultima voce si riferisce però non solo alle tradizionali tipologie di strutture ricettive, ma comprende anche chi viene ospitato da amici o parenti durante il soggiorno in regione. Con riferimento ai soli viaggiatori stranieri che hanno pernottato in regione, la durata media del viaggio risulta in lieve aumento rispetto al 2014: 3,9 giorni contro 3,6 (la media nazionale è di 6,5 giorni). Sale anche la spesa media pro capite giornaliera degli stranieri che si fermano in Fvg: da 73 a 77 euro. Anche in questo caso la media nazionale è decisamente più elevata e pari a 102 euro nel 2015, contro i 100 dell’anno precedente.
 
La spesa dei viaggiatori stranieri nel 2015 risulta in crescita in gran parte delle regioni (tra le principali eccezioni Emilia Romagna e Piemonte); la metà delle entrate provengono da viaggiatori originari di soli cinque paesi: Germania (15,3%), Usa (12,2%), Francia (9,9%), Regno Unito (8,2%) e Svizzera (6,6%). Nell’ultimo biennio appaiono in ripresa i flussi provenienti dall’Ue (in particolare dalla Germania), ma anche da paesi extracomunitari come Stati Uniti, Canada e Brasile. In netto calo invece quelli provenienti dalla Russia (da 1,4 a 0,9 miliardi), evidentemente a causa della delicata situazione internazionale che ha avuto importanti riflessi anche a livello economico.
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