​Acceso a messa il cero della "Luce
Betlemme" per il ritorno di Giulio

Mercoledì 3 Febbraio 2016 di Paola Treppo
La messa con le candele nella chiesa di Fiumicello
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FIUMICELLO (Udine) - Chiesa gremita nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 2 gennaio, a San Valentino di Fiumicello, per la messa della Madonna Candelora che il parroco, don Luigi Fontanot, unitamente alla comunità e al gruppo di catechisti, ha voluto dedicare a Giulio Regeni, lo studente 28enne scomparso a Il Cairo, e alla sua famiglia, in questo momento di difficoltà e preoccupazione.

I fedeli hanno acceso il cero della Luce di Betlemme. «Questa speciale candela - ha detto il sacerdote - resterà accesa in segno di speranza anche nei prossimi giorni. Abbiamo voluto accendere tutte le candele della Candelora per affermare la nostra speranza, la nostra fiducia che il nostro amico, fratello Giulio, ritrovi la strada che lo riporti ai suoi familiari, a noi, ai suoi studi, al suo paese». Don Fontanot incontrerà sia i membri dell’attuale "Governo dei giovani" che i catechisti: «Speriamo che questa vicenda si risolva presto e di poter riabbracciare il nostro fratello scomparso quanto prima. Ci incontreremo comunque di nuovo, sempre per pregare per lui con fede, uniti e saldi, anche per dare fiducia e coraggio ai suoi parenti che stanno soffrendo».

Anche l’associazione Penelope che in tutta Italia si occupa di dare supporto alle famiglie di persone finite nella “terra degli scomparsi” ha dato ufficialmente la sua disponibilità a sostenere i parenti di Giulio. Nel frattempo la madre del ragazzo, Paola Deffendi, ha scritto dal Cairo: «Non ci sono novità». 

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