TRIESTE - Dal Golfo di Trieste alla Laguna di Venezia. E' partita martedì 21 giugno dal Parco Marino di Miramare una sorta di staffetta ecologica a cui hanno partecipato anche i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) e dell’Università di Trieste. A nuoto, in barca a vela, in canoa e in bicicletta hanno attraversato habitat marini, lagunari e terrestri per illustrare la biodiversità e le peculiarità dei diversi ambienti, fino a raggiungere Venezia il 28 giugno.
A 150 anni dalla definizione del concetto di ecologia, la Rete Italiana per la Ricerca Ecologica di Lungo Termine (Rete LTER-Italia) promuove i Cammini Terramare: i ricercatori hanno percorso diversi itinerari e si sono confrontati con i cittadini su questioni ambientali, spostandosi di volta in volta tra diversi siti di ricerca, in Friuli Venezia Giulia e in Veneto, della Rete LTER.
«Questa iniziativa di divulgazione, supportata dalla Società Italiana di Ecologia è molto importante per far conoscere i risultati delle nostre attività di ricerca, sensibilizzare i cittadini sull’importanza della salvaguardia dell’ambiente e far capire che ricerche di questo tipo, che consentono di valutare lo stato degli ecosistemi, sono anche uno strumento utile per pianificare opportune strategie di tutela». I Cammini Terramare sono andati avanti il giorno dopo verso la foce dell’Isonzo, a bordo di barche a vela e piccoli catamarani, e a seguire in bici fino a Grado, poi in canoa fino a Marano e poi ancora, su bici e canoe, fino a Lignano, Bibione, Jesolo, per raggiungere la Laguna di Venezia il 28 giugno.
L'arrivo? Ecco la foto...
Ultimo aggiornamento: 29 Giugno, 11:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA A 150 anni dalla definizione del concetto di ecologia, la Rete Italiana per la Ricerca Ecologica di Lungo Termine (Rete LTER-Italia) promuove i Cammini Terramare: i ricercatori hanno percorso diversi itinerari e si sono confrontati con i cittadini su questioni ambientali, spostandosi di volta in volta tra diversi siti di ricerca, in Friuli Venezia Giulia e in Veneto, della Rete LTER.
«Questa iniziativa di divulgazione, supportata dalla Società Italiana di Ecologia è molto importante per far conoscere i risultati delle nostre attività di ricerca, sensibilizzare i cittadini sull’importanza della salvaguardia dell’ambiente e far capire che ricerche di questo tipo, che consentono di valutare lo stato degli ecosistemi, sono anche uno strumento utile per pianificare opportune strategie di tutela». I Cammini Terramare sono andati avanti il giorno dopo verso la foce dell’Isonzo, a bordo di barche a vela e piccoli catamarani, e a seguire in bici fino a Grado, poi in canoa fino a Marano e poi ancora, su bici e canoe, fino a Lignano, Bibione, Jesolo, per raggiungere la Laguna di Venezia il 28 giugno.
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