TRIESTE - Si spacciavano per addetti al controllo dei contatori del gas per introdursi nelle abitazioni di anziani triestini e dopo un sommario controllo informavano i proprietari di casa che non erano in regola con la normativa vigente per cui dovevano assolutamente dotarsi di un dispositivo per la rilevazione di eventuali perdite dell'impianto. La Polizia di Stato li ha individuati e denunciati: si tratta di tre giovani bresciani. A fronte di apparecchiature dallo scarsissimo valore commerciale, venivano richiesti 259 euro per l'intervento definito obbligatorio.
E' stata un'anziana, non convinta della correttezza dei venditori, a rivolgersi al figlio che a sua volta aveva allertato il 113: gli agenti della squadra mobile sono intervenuti denunciando così gli autori per tentata truffa aggravata in concorso. Le apparecchiature sono state sequestrate così come i contratti di vendita già stipulati, tutti a carico di persone tra gli 80 e i 90 anni. I tre giovani sono stati segnalati alla Procura della Repubblica e muniti di foglio di via del Questore con divieto di ritorno a Trieste per tre anni. La Polizia rinnova l'appello alla cittadinanza affinchè situazioni sospette o dubbie vengano tempestivamente segnalate.
© RIPRODUZIONE RISERVATA E' stata un'anziana, non convinta della correttezza dei venditori, a rivolgersi al figlio che a sua volta aveva allertato il 113: gli agenti della squadra mobile sono intervenuti denunciando così gli autori per tentata truffa aggravata in concorso. Le apparecchiature sono state sequestrate così come i contratti di vendita già stipulati, tutti a carico di persone tra gli 80 e i 90 anni. I tre giovani sono stati segnalati alla Procura della Repubblica e muniti di foglio di via del Questore con divieto di ritorno a Trieste per tre anni. La Polizia rinnova l'appello alla cittadinanza affinchè situazioni sospette o dubbie vengano tempestivamente segnalate.