TRIESTE - Sono stati 4mila i manifestanti del settore del pubblico impiego che questa mattina hanno sfilato in corteo lungo le vie della città partendo da Piazza Oberdan fino in piazza Orologio, a fianco dell'ingresso della Giunta regionale, dove si è tenuto il comizio finale. L''adesione è andata oltre le aspettative. Le punte sono state superiori al 90% negli enti del comparto, tanti uffici chiusi e molte lavoratori assenti anche nella sanità, pur con l’obbligo di garantire i servizi minimi. Questo il primo bilancio dello sciopero dei lavoratori pubblici in regione, proclamato da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal. I primi dati sull’andamento ente per ente parlano di percentuali di astensioni dal lavoro molto alte un po’ ovunque, a partire dai piccoli comuni, con medie di adesione che si aggirano attorno al 90%. Attività paralizzata anche per il Comune di Udine, e astensioni stimate tra il 60% e il 70% in Regione e nel comune di Trieste. Più bassa, ma in ogni caso significativa, la partecipazione tra i soci lavoratori delle cooperative impegnate negli appalti pubblici, dove nonostante le pressioni delle aziende sono stati molti addetti gli addetti a scioperare.
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".