Aeroporto: 8 milioni di perdite dal 2003,
alleanze con Venezia non prima di 2 anni

Mercoledì 25 Maggio 2016 di E.B.
Aeroporto: 8 milioni di perdite dal 2003, alleanze con Venezia non prima di 2 anni
TRIESTE - Audizione del presidente Antonio Marano e del direttore generale di Aeroporto FVG (AFVG) Marco Consalvo questa mattina in Consiglio regionale sui risultati economici e strategie gestionali previste nel Piano industriale 2016-2020 della società di Ronchi dei Legionari. «Oggi la società ha un valore di zero - è stato detto senza mezzi termini - andrebbe regalata» e ciò a fronte dei numeri piuttosto impietosi:  il periodo 2011-2015 ha visto una costante perdita di fatturato dovuto a una continua riduzione dei passeggeri e alla rigidità dei costi fissi. I due fattori congiunti hanno avuto l'effetto di erodere il flusso di cassa operativo, che passa dai 2,1 milioni di euro del 2011 ai 720mila euro del 2015. Il patrimonio netto si è ridotto del 52%. Dal 2003 si registrano perdite superiori 8 milioni di euro.  Nello stesso priodo il costo del personale è aumentato del 30%. In 13 anni, l'aeroporto ha fatto investimenti per 17 milioni contro i 25 milioni programmati nel periodo 2016-2019.

La struttura dei costi è insostenibile e il costo del lavoro (personale) per passeggero è quasi il doppio degli aeroporti Save di Venezia e Treviso, ovvero 4,48 euro contro 2,75, mentre i ricavi sono di 9,27 euro contro i 12,76 di Save; con la configurazione gestionale del 2015, AFVG perde 7 euro per ogni passeggero in
arrivo. Otto, allora, gli obiettivi inseriti nel Piano industriale 2016-2020: incrementare il volume dei passeggeri sino a superare il milione di persone; diventare una moderna infrastruttura di trasporto aereo integrata con altre modalità regionali; migliorare le performance delle attività cosiddette "non aviation"; rendere efficienti i costi operativi; partecipare alla copertura degli investimenti, per sviluppare il relativo Piano; far crescere il Pil regionale anche prevedendo un contributo regionale per sostenere lo sviluppo turistico che farà attrarre nuovo traffico all'aeroporto; riorganizzare l'azienda per recuperare l'efficienza della struttura; introdurre un sistema di incentivi che premi i dipendenti sulla base dei risultati raggiunti.

Consalvo ha garantito che AFVG non perde passeggeri con l'aeroporto di Lubiana ma con Save Venezia. Eventuali alleanze con quest'ultimo non sono immaginabili prima di due anni almeno: l'azienda deve essere ristrutturata e resa appetibile al mercato. Intanto, Unicredit ha confermato la prossima apertura di uno sportello automatico in aeroporto. Se oggi gli hub di riferimento sono Roma e Monaco, i nuovi vertici puntano ad aggiungere anche Madrid, Parigi e Istanbul. Tra settembre e ottobre, intanto, prenderanno il via i lavori per il primo lotto del polo intermodale, per l'interscambio tra le varie forme di trasporto. Il secondo lotto verrà completato nel 2019: l'investimento totale è di 16,8 milioni di euro. Nessun licenziamento in vista, è stato assicurato in audizione, ma occorre recuperare appeal commerciale mentre sul nodo delle tariffe: «Sono le compagnie aeree a dettarle, sono alte a Ronchi perchè lo scalo opera a regime di monopolio e perchè il treno non è ancora così competitivo».
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