«Sono in Italia per curarmi» e in auto
nasconde 13 chili di droga: arrestato

Giovedì 15 Settembre 2016 di E.B.
«Sono in Italia per curarmi» e in auto nasconde 13 chili di droga: arrestato
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TRIESTE - La droga era nascosto in un doppio fondo trovato a bordo di un'automobile albanese proveniente dalla Grecia. La vettura era appena sbarcata al terminal passeggeri dell'ormeggio 57 del Porto. Il sequestro del carico di marjiuana, oltre 13 chilogrammi, è stato eseguito dalla Guardia di Finanza nell'ambito delle attività di contrasto ai traffici illeciti.  Selezionato attraverso l’analisi di rischio che passa al setaccio tutti i numerosissimi autoveicoli, camion e container in entrata ed in uscita dagli spazi portuali, l’automobile
albanese è stata fermata per essere sottoposta a controllo. Il conducente, K.L. albanese di 26 anni,
ha riferito che stava venendo in Italia per sottoporsi ad accertamenti medici da un fantomatico specialista, il cui nome non risultava presente nemmeno sulla rete web, senza, peraltro, portare al seguito alcuna cartella, referto o medicinali. Durante l’ispezione, condotta con il prezioso ausilio di Acab, uno dei più esperti cani antidroga in forza alle Fiamme Gialle triestine, i militari hanno rilevato il particolare interessamento del collega a quattro zampe che fiutava qualcosa di sospetto in prossimità del sedile posteriore del mezzo.

La perquisizione accurata ha consentito di rilevare che il mezzo celava un “doppio fondo” chiuso con un portello comandato elettricamente, che si sviluppava per tutta l’estens ione dello schienale del divano posteriore. I Finanzieri hanno scoperto che, all’interno del vano occulto, erano nascosti ben 21 involucri ricoperti di cellophane ove, sotto uno strato di polvere di caffè utilizzato per tentare di camuffare le tracce olfattive, era contenuto un quantitativo di marijuana complessivamente pari a 13,423 chili. Il cittadino albanese si trova ora al carcere del Coroneo.  La sostanza stupefacente, destinata con molta probabilità a rifornire il mercato delle grandi città, avrebbe potuto portare ad un illecito ricavo di oltre 150mila euro euro.
 
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