TRIESTE - Al grido di "Soprattutto Trieste" parte ufficialmente la corsa di Roberto Dipiazza a sindaco del capoluogo giuliano per il centrodestra. Affiancato da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia, l'attuale consigliere regionale di Autonomia responabile annuncia quelli che saranno i cavalli di battaglia della sua campagna elettorale in vista delle elezioni comunali di giugno. Dipiazza sfiderà il sindaco uscente di centrosinistra Roberto Cosolini. Tra i punti salienti quello di rilanciare Trieste a livello internazionale in un contesto di macroarea che comprenda Venezia, Vienna, Lubiana e Zagabria. «Basta competizioni - ha dichiarato Roberto Dipiazza, già sindaco di Trieste - i nemici veri, se proprio vogliamo, sono Amburgo e Rotterdam ma non certo Venezia che fa 25 milioni di turisti e 14 milioni di passaggi aeroportuali. Il nostro aeroporto di Ronchi ne fa 800mila» dunque «esigo che ci sia collaborazione, ho già incontrato il sindaco Brugnaro».
Dipiazza punta ad accordi sulla crocieristica ma anche «un assessore di Venezia che lavori anche per Trieste e viceversa». Una squadra di sindaci, insomma, per muovere genti e affinchè ci sia maggiore turismo nella convinzione che «sviluppo significa proprio una macroarea fatta da sindaci». E poi i temi caldi della Ferriera di Servola: «Ci sarà un controllo ferreo sulla salute dei cittadini» e della portualità «con un unico porto da Ravenna a Fiume» ma anche e soprattutto sicurezza, ambiente, lavoro, qualità della vita, cultura dei doveri e non solo dei diritti, giustizia e legalità. «Superiamo i personalismi - ha detto - apriamoci a nuovi orizzonti per tornare ad essere centrali in Europa». Sulla presa di distanza da parte di Un'Altra Trieste e di Trieste Popolare poche parole: «La nostra coalizione è aperta a tutti per portare a casa il risultato».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Dipiazza punta ad accordi sulla crocieristica ma anche «un assessore di Venezia che lavori anche per Trieste e viceversa». Una squadra di sindaci, insomma, per muovere genti e affinchè ci sia maggiore turismo nella convinzione che «sviluppo significa proprio una macroarea fatta da sindaci». E poi i temi caldi della Ferriera di Servola: «Ci sarà un controllo ferreo sulla salute dei cittadini» e della portualità «con un unico porto da Ravenna a Fiume» ma anche e soprattutto sicurezza, ambiente, lavoro, qualità della vita, cultura dei doveri e non solo dei diritti, giustizia e legalità. «Superiamo i personalismi - ha detto - apriamoci a nuovi orizzonti per tornare ad essere centrali in Europa». Sulla presa di distanza da parte di Un'Altra Trieste e di Trieste Popolare poche parole: «La nostra coalizione è aperta a tutti per portare a casa il risultato».
