Una campagna per far diventare
​il caffè bene immateriale dell'Unesco

Sabato 22 Ottobre 2016
Una campagna per far diventare il caffè bene immateriale dell'Unesco
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TRIESTE - Il «Consorzio di tutela dell'espresso tradizionale italiano» ha scelto TriestEspresso Expo 2016 per annunciare il lancio della campagna di marketing e promozione per ottenere per il caffè espresso il riconoscimento di bene immateriale dell'Unesco. Del Consorzio fanno parte 27 soci, tra cui Istituto nazionale espresso italiano (Inei) e Associazione caffè Trieste, e la domanda per ottenere il riconoscimento è già arrivata agli uffici di competenza, come è stato annunciato durante il convegno «Caffè espresso italiano tradizionale: candidatura a Patrimonio dell'Unesco», a cura di Giorgio Caballini di Sassoferrato, presidente della Dersut Caffè. «A differenza degli altri prodotti che hanno avuto il riconoscimento dell'Unesco - ha spiegato Caballini - l'espresso ha una diffusione enorme, ma ciò che distingue la nostra proposta dalle altre è che contiene anche un capitolato che definisce esattamente i canoni che il prodotto deve rispettare per poter essere considerato espresso italiano tradizionale. Considerando l'adesione al Consorzio del Gruppo Italiano Torrefattori Caffè e dell'Istituto Nazionale Espresso Italiano possiamo dire che la maggior parte dei torrefattori italiani appoggia questa proposta.
Si tratta di un progetto a favore dell'intero comparto e non ci sono preclusioni, perché per raggiungere l'obiettivo abbiamo bisogno del supporto di tutta la categoria». Il progetto ha già raccolto numerose adesioni e durante TriestEspresso Expo ha anche attirato l'interesse della Speciality Coffee Association of Italy.
Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 10:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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