Begonie sparite da Miramare: si va
verso la soluzione del "giallo"

Lunedì 11 Aprile 2016 di E.B.
Le aiule di nuovo vuote dopo la rimozione dei fiori

TRIESTE - In meno di 24 ore le centinaia di begonie rosse e bianche lasciate ieri da circa 200 triestini nel parco di Miramare sono sparite. Delle piantine colorate non c'è più traccia e sui social network scoppia lo sdegno e la rabbia. L'iniziativa era stata ideata e realizzata da alcuni gruppi particolarmente attivi su Facebook proprio per far sentire quanto ai cittadini sta a cuore il parco di Miramare che da molto tempo versa in uno stato di degrado e incuria del verde. Le aiuole un tempo colorate e fiorite sono infatti soltanto un lontano ricordo. Ieri mattina dunque molti cittadini armati di buona volontà e senso civico sono riusciti nel loro intento di far rifiorire uno dei gioielli indiscussi di Trieste, meta di scolaresche e di turisti per tutto l'anno. 
 


Le piantine erano state solamente appoggiate a terra. Non era possibile procedere alla loro piantumazione proprio perchè il parco non è di proprietà del Comune ma dello Stato. Pertanto i cittadini si erano limitati a lasciarle lì, attorno ad una fontana vicino alla quale hanno anche realizzato, con le stesse begonie, il simbolo dell'alabarda. Il segnale era comunque chiaro: i triestini non accettano più lo stato in cui versa il Parco di Miramare e continuano ad attendere un intervento risolutivo da parte delle istituzioni più volte sollecitate sull'argomento. Di poco fa purtroppo la notizia della sparizione dei fiori. Contattato telefonicamente, il direttore responsabile Luca Caburlotto non ha voluto rilasciare spiegazioni limitandosi a dire di aver già risposto ad alcune richieste di informazioni provenienti dai cittadini interessati.

Le piante sarebbero state prelevate dai giardinieri su ordine della direzione del parco e accatastate in un angolo del giardino. Pare sia consentito ai cittadini di venire a riprendersi la propria pianta nei prossimi giorni ma in tempi brevi altrimenti le begonie rimanenti verranno buttate.
“Noi le piante non ce le riprendiamo - ha scritto su Facebook Alberto Kostoris, uno degli organizzatori dell'evento - Che abbiano loro la sfrontatezza e l'aridita' d'animo di buttarle in scovazze.
Io, piccolo e insulso suddito denuncero' questo fatto, ove avvenisse, alla magistratura e poi vedremo. Concludo dicendo che nessuno potra' toglierci il piacere e l'onore di aver fatto qualcosa di buono per la nostra città”

Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 10:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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