Chiuso il giardino pubblico:
è il più inquinato della città

Martedì 31 Maggio 2016 di E.B.
I punti rosa rappresentano le criticità
TRIESTE - Il Comune ha deciso di chiudere in via precauzionale il polmone verde principale della città ossia il giardino pubblico di via Giulia. Sarebbe il più inquinato di Trieste (con la maggiore presenza di sostanze inquinanti) e a confermarlo è stata la stessa amministrazione comunale nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina assieme al direttore generale dell'azienda ospedaliera Nicola Delli Quadri, l'assessore regionale Sara Vito, il sindaco Roberto Cosolini, l'assessore comunale Umberto Laureni ed il direttore dell'Arpa Luca Marchesi.

Circa un mese fa, il Comune aveva stabilito di chiudere piazzale Rosmini e la pineta di Servola
ma ora gli ultimi dati hanno evidenziato numeri preoccupanti anche per quanto riguarda il giardino pubblico e da qui la decisione di chiuderlo. In totale le aree verdi interdette sono sette. «Non ci sono pericoli immediati - è stato assicurato - queste sono misure precauzionali di limitazione d'accesso alle aree verdi. Siamo la prima città d'Italia ad aver realizzato uno studio del genere così particolareggiato». «È evidente - è stato aggiunto - che ci siano delle concause quali riscaldamento, traffico, motori delle navi e la ferriera. Risolverne solo una non porterà miglioramenti, ma invece questi aspetti vanno affrontati nella loro totalità». 

Nella black list anche il giardino della chiesa San Lorenzo di via di Servola, quello di via dei Giardini e le aree verdi esterne di due istituti scolastici: la scuola dell'infanzia don Chalvien di via Svevo e la primaria Biagio Marin di via Praga, entrambe nel rione di Servola. I dati sono stati rilevati dall'Arpa e hanno interessato in tutto 12 aree verdi: a risultare a norma e quindi non interessate dall'ordinanza sono l'area di Basovizza/Sincrotrone, il giardino di via Norma Cossetto, l'aiuola nei pressi della Grande Viabilità in Campi Elisi, il giardino Fra' Antollovich a Valmaura e quello del piazzale Atleti Azzurri.

 
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