TRIESTE - Una trentina di mezzi incolonnati della Protezione civile e oltre 20 sindaci "ribelli" si sono dati appuntamento questa mattina in Piazza Oberdan, sotto il palazzo del consiglio regionale in concomitanza con i lavori dell'Aula, per protestare contro l'emendamento dell'assessore agli enti locali Paolo Panontin, inserito nella manovra finanziaria d'autunno, stando al quale soltanto i Comuni che hanno aderito alle Uti (unioni territoriali intercomunali) riceveranno le risorse per finanziare dispositivi di sicurezza e mezzi operativi (3,7 milioni alle sole realtà municipali aggregate). In realtà, il problema risulta superato perchè Panontin è corso ai ripari trovando i soldi anche per i Comuni che si sono ribellati. «Occorre togliere il riferimento alle Uti - rimarca il sindaco di Talmassons Piero Mauro Zanin - Panontin è stato l'unico a dividere la protezione civile, cosa sacra per il Friuli Venezia Giulia al di là dei partiti, nell'anno del 40mo anniversario del terremoto Panontin e Serracchiani sono stati capaci di terremotare le comunità del Friuli, la sicurezza - ha concluso il primo cittadino - non guarda in faccia nessuno».
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