TRIESTE - Da oggi l’autorità portuale dell’alto adriatico avrà pieni poteri sul Punto franco, il decreto legge attuativo è stato firmato stamattina dal ministero delle Infrastrutture e da quello dell’Economia e finanze nel Palazzo della Giunta regionale in Piazza Unità. Presenti la presidente della Regione Debora Serracchiani, Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di sistema del mare Adriatico orientale, ed il ministro delle Infrastrutture, Graziano Del Rio: «Questo è il primo punto franco in Europa e significa accessibilità delle merci ed extraterritorialità doganale con meno tasse e la possibilità di fare impresa dentro lo scalo. Quella odierna è una bella giornata per Trieste, per il Friuli Venezia Giulia, ma anche per tutta Italia».
Sulla possibile concorrenza con Venezia e la creazione del porto offshore Delrio non si è sbilanciato, rimarcando che «sono per un’altra tesi, quando un porto fa qualcosa un altro non ne subisce le conseguenze. Cooperando si rafforza tutto il sistema e mi aspetto, anzi lavoreremo, perché tutto il nord est faccia gioco di squadra seguendo le linee della riforma dei porti varata un anno fa. Venezia- aggiunge il ministro- ha una sua vocazione, un suo corridoio commerciale del Brennero, una logistica veneto lombarda, mentre Trieste ha un’altra funzione e non sono in competizione». «Con questo decreto- sottolinea D’Agostino- andiamo a sanare una lacuna gestionale che attendiamo da 60 anni. Da oggi l’autorità portuale è il soggetto che gestisce e coordina tutta l’attività all’interno del Punto franco con facoltà di variarne le dimensioni e le superfici e la possibilità di spostarlo all’interno della provincia del capoluogo giuliano».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Sulla possibile concorrenza con Venezia e la creazione del porto offshore Delrio non si è sbilanciato, rimarcando che «sono per un’altra tesi, quando un porto fa qualcosa un altro non ne subisce le conseguenze. Cooperando si rafforza tutto il sistema e mi aspetto, anzi lavoreremo, perché tutto il nord est faccia gioco di squadra seguendo le linee della riforma dei porti varata un anno fa. Venezia- aggiunge il ministro- ha una sua vocazione, un suo corridoio commerciale del Brennero, una logistica veneto lombarda, mentre Trieste ha un’altra funzione e non sono in competizione». «Con questo decreto- sottolinea D’Agostino- andiamo a sanare una lacuna gestionale che attendiamo da 60 anni. Da oggi l’autorità portuale è il soggetto che gestisce e coordina tutta l’attività all’interno del Punto franco con facoltà di variarne le dimensioni e le superfici e la possibilità di spostarlo all’interno della provincia del capoluogo giuliano».
