TRIESTE - C'è un terzo bambino contagiato. L’Irccs Burlo Garofolo informa infatti che a seguito dei test effettuati nell’ambito delle attività di controllo dei bambini entrati in contatto con una pediatria affetta da Tbc è stato confermato un ulteriore caso di contagio. Il bambino è ricoverato al Burlo Garofolo, ha iniziato la terapia prevista dal protocollo internazionale, non è contagioso e le sue condizioni di salute non destano preoccupazione.
Come i precedenti casi, il bambino si trova in uno stadio iniziale della patologia e non vi è rischio di eventuali contagi a livello di comunità. Uno dei tre bambini affetti da TBC è stato dimesso.
La Procura di Trieste «sulla vicenda insorta relativa alla malattia della pediatra che lavorava in una struttura pubblica, sta facendo il suo dovere, come al solito». A renderlo noto con un comunicato è la stessa Procura della Repubblica anche alla luce delle ultime notizie stando alle quali i controlli sanitari si stanno allargando agli invitati, circa 300 persone, ad un banchetto di nozze al quale a settembre aveva partecipato la pediatra che in un anno era entrata in contatto con migliaia di bambini (3.495)senza sapere di essere affetta da tubercolosi polmonare. Continuano anche i controlli sui bambini vaccinata dalla dottoressa, due i casi di contagio e conseguente ricovero all'ospedale infantile Burlo Garofolo ma le loro condizioni non destano preoccupazione.
Intanto, il numero di persone risultate positive al test Mantoux è salito a dieci. Dal Ministero della salute che ieri ha risposto ad una interrogazione sul tema alla Camera è giunta la notizia che anche 5 adulti risultano positivi. Si tratta di tre famigliari della dottoressa e due suoi collaboratori. Non si tratta di persone che hanno contratto la tubercolosi ma possono avere il bacillo nel proprio organismo. Ad oggi risultano controllati circa 600 bambini. La Tbc si trasmette con una media di almeno 8 ore di contatto ravvicinato in ambiente chiuso. L'azienda sanitaria universitaria integrata sta continuando a cercare le 200 famiglie di bambini vaccinati dalla dottoressa che non è stato possibile rintracciare telefonicamente nelle scorse settimane.
Ultimo aggiornamento: 17:19
Come i precedenti casi, il bambino si trova in uno stadio iniziale della patologia e non vi è rischio di eventuali contagi a livello di comunità. Uno dei tre bambini affetti da TBC è stato dimesso.
La Procura di Trieste «sulla vicenda insorta relativa alla malattia della pediatra che lavorava in una struttura pubblica, sta facendo il suo dovere, come al solito». A renderlo noto con un comunicato è la stessa Procura della Repubblica anche alla luce delle ultime notizie stando alle quali i controlli sanitari si stanno allargando agli invitati, circa 300 persone, ad un banchetto di nozze al quale a settembre aveva partecipato la pediatra che in un anno era entrata in contatto con migliaia di bambini (3.495)senza sapere di essere affetta da tubercolosi polmonare. Continuano anche i controlli sui bambini vaccinata dalla dottoressa, due i casi di contagio e conseguente ricovero all'ospedale infantile Burlo Garofolo ma le loro condizioni non destano preoccupazione.
Intanto, il numero di persone risultate positive al test Mantoux è salito a dieci. Dal Ministero della salute che ieri ha risposto ad una interrogazione sul tema alla Camera è giunta la notizia che anche 5 adulti risultano positivi. Si tratta di tre famigliari della dottoressa e due suoi collaboratori. Non si tratta di persone che hanno contratto la tubercolosi ma possono avere il bacillo nel proprio organismo. Ad oggi risultano controllati circa 600 bambini. La Tbc si trasmette con una media di almeno 8 ore di contatto ravvicinato in ambiente chiuso. L'azienda sanitaria universitaria integrata sta continuando a cercare le 200 famiglie di bambini vaccinati dalla dottoressa che non è stato possibile rintracciare telefonicamente nelle scorse settimane.
