Non si comprano e non si vendono: nasce "Libriribelli" per giovani e anziani

Domenica 22 Gennaio 2017 di E.B.
Non si comprano e non si vendono: nasce "Libriribelli" per giovani e anziani
TRIESTE - In una piccola bottega di via Risorta i libri non vengono nè acquistati nè venduti. Nessun dovere di restituzione nè di donare nulla. Solo la voglia di leggere e curiosare. «"Libriribelli" nasce quasi per caso - racconta l'ideatore Giorgio Cescutti su Facebook - leggendo un articolo su internet che parlava di tre librerie sparse per il mondo, una a Baltimora, un’altra a Madrid ed una terza nel centro bolognese, in Via San Petronio Vecchio, animata da un progetto del 2013 di Anna Hilbe. In queste librerie, i libri non vengono né acquistati né venduti. E quindi? Quindi, chi desidera portare un libro, che magari non legge più o occupa troppo spazio sugli scaffali di casa, lo porta; chi vuole averne uno, se lo prende. A differenza di una classica biblioteca, non c’è nessun dovere di restituzione del libro, né di donare alcunché. Inoltre, lo scambio non è obbligatorio: si può solo prendere, solo portare, o limitarsi a curiosare in giro, insomma, ognuno fa un po’ come crede».

Come funziona il meccanismo? «Quando qualcuno mi porterà un libro, mi limiterò ad apporvi un timbro: “Libriribelli – questo libro non si compra e non si vende” - spiega Cescutti - questo è l’unico aspetto ‘tecnico’ dello scambio. Mi immagino i libri RI-BELLI in viaggio, un viaggio che non si arresti tra le quattro mura della libreria, ma che possa continuare in giro per l’Italia, magari in giro per il mondo, un viaggio a testimonianza della condivisione della cultura e dei libri – belli, ribelli ed in libertà – che ne sono il veicolo». Nessun finanziamento: «E' un progetto che intendo portare avanti in maniera autonoma e indipendente, senza dover chiedere niente a nessuno. Chi se la sente o ne è in grado avrà la possibilità di offrire un contributo spontaneo». Libriribelli è un progetto rivolto ai giovani, agli anziani e più in generale a tutti coloro che desiderano sentirsi Ri-belli rispetto a qualsiasi costrizione nella fruizione della lettura, Belli nell’assaporare un buon libro e condividerne la passione. «In futuro, prendendo proprio da Libriribelli - conclude - mi piacerebbe alimentare progetti destinati a bambini in difficoltà scolastiche, creando un cantiere di programmi di scambio di materiale educativo, con centri di riferimento sia in Italia che nel Centro e Sud America».

 
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