Nasce "BornInFvg", il portale dedicato ai corregionali all'estero

Mercoledì 7 Dicembre 2016 di E.B.
Nasce "BornInFvg", il portale dedicato ai corregionali all'estero
TRIESTE - Si chiama "BornInFvg". E' il nuovo portale che vuol essere il punto di riferimento per gli oltre 170mila corregionali che vivono e lavorano all'estero. Una sorta di "sportello unico", voluto per mantenere e rafforzare i legami con le identità della regione d'origine. E' stato realizzato dalle sei associazioni rappresentative dei corregionali sparsi nei cinque continenti, con i Giuliani nel Mondo a fare da capofila ad un progetto condiviso, pensato e promosso in occasione degli "Stati generali dei corregionali all'estero", che si sono tenuti a Trieste nell'ottobre dello scorso anno. Le caratteristiche del sito, collegato a FaceBook, Twitter, Instagram e YouTube, curato e aggiornato da tre giornalisti, sono state illustrate oggi.  L'obiettivo è di creare una rete di informazione dedicata ai corregionali, con particolare riguardo ai giovani, sia discendenti che residenti all'estero per mobilità professionale. Anche tenendo conto che negli ultimi tre anni per vari motivi hanno lasciato il Friuli Venezia Giulia oltre 12.600 persone. Al ritmo di 4 mila all'anno, specie Under 35.

"BornInFvg" (http://www.borninfvg.com/), illustrato dal presidente dei Giuliani nel mondo Dario Locchi, è solo uno dei sei progetti realizzati dalle associazioni dei corregionali all'estero e finanziati dalla Regione FVG per 200 mila euro complessivi. L'Ente Friuli nel Mondo è capofila degli "Stati generali dei corregionali dell'America Latina". Un'iniziativa che, come spiegato dal presidente Adriano Luci, vuol essere un'occasione per valorizzare il loro ruolo nella promozione e sviluppo di relazioni economiche con il FVG. Il direttore dell'Unione Emigranti Sloveni, Renzo Mattelig, ha invece parlato dello "Stage socio culturale per giovani discendenti di corregionali all'estero" che ha coinvolto 27 giovani provenienti da Argentina, Uruguay, Cile, Brasile e Sud Africa. Tutti i progetti sono stati finanziati con la legge di stabilità regionale 2015, a valere sul 2016, a seguito di uno specifico avviso pubblico che ha favorito la creazione di "reti" fra le associazioni.
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