TRIESTE - Ha avuto la prontezza d'animo di divincolarsi e scappare per chiedere aiuto. Protagonista dell'aggressione una minorenne che si trovava all'interno del giardino pubblico, in pieno centro città, con un'amica. Le due giovani stavano passeggiando lungo i viali. Ad aggredirla è stato un 26enne afgano richiedente asilo, già noto alle forze dell'ordine, che la Polizia locale, allertata da alcuni cittadini, ha trovato riverso a terra e privo di sensi. La pattuglia lo ha raggiunto subito: in un primo momento sembrava sotto effetto dell'alcol o di qualche sostanza stupefacente ma mentre veniva allertato il soccorso sanitario raccogliendo informazioni sul giovane, il 26enne ha iniziato a dare in escandescenze agitadosi a tal punto che la pattuglia ha dovuto con non poche difficoltà calmarlo e scortarlo all'ospedale per le cure necessarie. In pochi minuti però, dalle testimonianze di molte persone presenti nel giardino, è saltato fuori che B.A.K. poco prima aveva avvicinato e aggredito la ragazzina che supportata dall'amica è riuscita a darsela a gambe levate. Nel corso della serata, gli investigatori del Nucleo di polizia giudiziaria hanno rintracciato la giovane e i suoi famigliari che hanno denunciato formalmente l’aggressione. La colpevolezza di B.A.K. è stata dimostrata da una numero sufficiente di prove. Il 26enne si trova ora nel carcere del Coroneo: a suo carico sono stati ipotizzati i reati di violenza sessuale ai danni di minorenne e resistenza a pubblico ufficiale.
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