Tullio Del Sette intitola la caserma carabinieri, ricorda caduti dell'Arma

Venerdì 23 Giugno 2017 di Paola Treppo
Intitolazione caserma dei carabinieri di Monfalcone alla Medaglia di Bronzo al Valor Militare, Capitano Eugenio Losco

MONFALCONE (Gorizia) - Cerimonia di intitolazione della caserma dei carabinieri di Monfalcone alla Medaglia di Bronzo al Valor militare, al Capitano Eugenio Losco la mattina di venerdì 23 giugno. Losco è caduto il 19 luglio 1915 durante la epica battaglia sul “Podgora”.

Presenti le più alte cariche dell'Arma 
I reparti schierati in armi hanno accolto il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Tullio Del Sette. Alla solennità presenti gli onorevoli parlamentari, senatore Alessandro Maran, senatore Laura Fasiolo, l’onorevole Giorgio Brandolin, l’assessore Sara Vito in rappresentanza della presidente della Regione e il consigliere Diego Moretti in rappresentanza del presidente del consiglio regionale, il commissario di Governo per il Fvg, Anna Paola Porzio, il prefetto di Gorizia Isabella Alberti, il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, il Comandante Interregionale Carabinieri di Padova, Generale di Corpo d’Armata Aldo Visone, il Generale di Brigata Vincenzo Procacci, Comandante della Legione Carabinieri Fvg, con sede in Udine.

La lapide commemorativa 
La cerimonia, iniziata con gli onori in ricordo dei caduti e con la recita della Preghiera del Carabiniere, ha avuto il suo culmine con lo scoprimento della lapide commemorativa dedicata all’Ufficiale, seguita dalla lettura della motivazione della ricompensa al valore. Si è poi conclusa con la benedizione impartita da monsignor Ignazio Sudoso, cancelliere della Curia Arcivescovile di Gorizia.

A seguire, il comandante provinciale dei carabinieri di Gorizia, il tenente colonnello Alessandro Carboni, nel suo intervento, ha ringraziato per la presenza il comandante generale dell’Arma e le autorità civili, militari e religiose. Un saluto particolare lo ha rivolto ad Angelo Losco, pronipote del capitano, e alla sua famiglia, presenti alla cerimonia per «onorare e ricordare il proprio congiunto, simbolo per tutti noi di dedizione, onore e coraggio». Un grazie anche al sindaco e tutta l’amministrazione comunale di Monfalcone, per la sensibilità dimostrata nella realizzazione della cerimonia e a tutti gli amici dell’Arma che hanno contribuito alla sua buona riuscita.

Il comandante provinciale ha concluso sottolineando che la cerimonia ha rappresentato una preziosa occasione per dedicare una infrastruttura militare a un’altra nobile figura dell’Arma che ha dato la propria vita in nome di ideali, come il senso della patria e di valori, come l’altruismo, il coraggio, l’abnegazione, lo spirito di sacrificio: «principi che oggi possono apparire desueti, ma che invece costituiscono il patrimonio delle generazioni future, che hanno il dovere di conoscere, commemorare, ricordare e tramandare tutti gli eroi che hanno servito la nostra Nazione fino all’estremo sacrificio».

Il ricordo dei caduti dell’Arma
Il Comandante Generale dell’Arma ha ricordato la figura del capitano Losco, ripercorrendo le gesta e sottolineando i valori che lo hanno condotto all’estremo sacrificio. Ha ricordato i numerosi caduti dell’Arma nell’esercizio delle loro funzioni e ha concluso con un ringraziamento sia ai carabinieri per il diuturno servizio, che a quelli in congedo che rimangono carabinieri per sempre. 

Il Capitano Losco
Il Capitano Losco, nato a Atripalda (Avellino) il 20 luglio 1869, si arruolò nell'Arma dei Carabinieri venendo nominato Sottotenente il 13 luglio 1905 e assegnato alla Sezione Carabinieri di Sessa Aurunca (Caserta) dove ottenne la promozione al grado di Tenente il primo luglio 1910. Nel 1911 venne trasferito alla Tenenza Carabinieri di Oristano e successivamente, nel 1913, fu assegnato al Comando Corpo di occupazione per la Cirenaica. Nel 1914, rientrato in Patria, fu destinato alla Legione Carabinieri di Palermo presso il Deposito Allievi Carabinieri. Allo scoppio del primo conflitto mondiale fu inviato al fronte al seguito del Reggimento Carabinieri mobilitato dove prestò servizio fino al tragico 19 luglio 1915, quando, durante un attacco all'arma bianca sulle pendici del Podgora, cadde eroicamente sotto i reticolati nemici. A seguito del suo valoroso comportamento gli venne concessa la Medaglia di Bronzo al Valor Militare alla memoria. 
 

 

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