I medici legali ballano "Gioca Jouer" durante l'autopsia. È bufera sui social - Il video

Sabato 13 Aprile 2024
Video

TRIESTE - Medici legali impegnati a ballare e a divertirsi sulle note del "Gioca Jouer" di Claudio Cecchetto, mentre si tagliano cadaveri e parti di essi.

Sarebbe accaduto nell'aula di dissezione anatomica del campus universitario di Malta, sembra durante un corso nazionale della Società Italiana di Medicina Legale. 

Il video sui social

Fa molto discutere il video che in queste ore è diventato virale sui social network in cui si riconoscono professori di note università italiane impegnati a ballare, cantare e riprendere con il telefono il convivio durante lo svolgimento di esami autoptici - propagandati sul web come un'innovativa sessione di "Live Autopsy" - da parte di un gruppo di colleghi che si vedono nella medesima aula didattica e che paiono accennare a loro volta alcuni passi di danza. Il video è giunto sui dispositivi anche di numerosi medici legali di altre facoltà i quali hanno chiesto una formale presa di posizione, prima sulla veridicità del filmato e, quindi, su eventuali provvedimenti disciplinari, da parte del ministro della salute, Orazio Schillaci e del presidente dell'Ordine dei Medici, Filippo Anelli.

Cosa è successo

A quanto si apprende, si sarebbe trattato di una leggerezza. Dal 6 all'8 giugno a Catania si svolgerà il congresso nazionale Simla (Società Italiana di medicina legale e delle assicurazioni) che prevede una sessione di "Live Autopsy", un momento a metà tra il divertimento e la didattica. Qualche settimana fa, durante l'incontro a Malta, docenti e specializzandi stavano facendo una pausa tra una lezione e l'altra. E così si sono detti «perché non allenarci per il Live Autopsy che dovremo fare a Catania?». Hanno acceso la musica e iniziato a ballare in aula. Avrebbero potuto uscire? Sì, ma non ci hanno pensato. Qualcuno di loro ha filmato la scena e, nell'era social, è un attimo che un video esca dalle chat private per fare il giro del mondo. 

La crew di medici legali riuniti a Malta

Al Department of Anatomy della Facoltà medica maltese una crew di professionisti medico legali provenienti da diverse università italiane per esercitarsi e tenere lezioni a piccoli gruppi di studenti. Secondo quanto riportato dal sito web della Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazione, a Malta la squadra di lavoro era rappresentata dai Prof. Emanuele Cépasso (Università “Federico II” di Napoli), Prof. Giovanni Cecchetto (Università degli Studi di Padova), Prof. Stefano D’Errico (Università degli Studi di Trieste), Prof. Cristian D’Ovidio (Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti), Prof. Massimiliano Esposito (Università “Kore” di Enna), Prof. Paolo Fais (Università “Alma Mater Studiorum” di Bologna), Prof. Alessandro Feola (Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”), Prof. Mauro Pesaresi (Università Politecnica delle Marche), Dott.ssa Sara Sablone (Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”), Prof.ssa Monica Salerno (Università degli Studi di Catania), Dott.ssa Camilla Tettamanti (Università di Genova).

Il medico: «Video diffuso illegalmente, denuncio» 

«Apprendo con sconcerto dagli organi di stampa della diffusione illegale di un video effettuato durante una esercitazione anatomica all'estero e che fa riferimento impropriamente ai lavori preparatori di una sessione del Convegno nazionale della Società italiana di medicina legale dal titolo "live autopsy" e della cui sessione sono responsabile». Lo afferma il professore Cristoforo Pomara, ordinario di Medica legale dell'università di Catania, precisando che, «il video illegalmente diffuso è stato realizzato in una pausa di una esercitazione anatomica all'estero su corpi donati a fini di studio e formazione e quindi assolutamente avulso dal contesto professionale medico legale» e annunciando «iniziative legali» sulla sua diffusione. «Non era - aggiunge il prof. Pomara - una autopsia giudiziaria né un riscontro diagnostico. Tengo anche a precisare, che nessuna responsabilità ha la Società Italiana di Medicina Legale alla quale semmai, va riconosciuto il merito di avere promosso, per la prima volta nella storia societaria, una sessione cadaverica live. Tantomeno colpe o responsabilità possono essere attribuite alle singole istituzioni accademiche cui appartengo io e alle quali appartengono i colleghi coinvolti nel video illegalmente diffuso».

«Realizzato in un momento di pausa dopo 7 ore di lavoro»

Il docente spiega: «Si è lavorato per una settimana a tecniche di dissezione difficilissime, anche più di 12 ore al giorno dalla mattina alla sera tardi in sala anatomica per sfruttare al massimo il tempo previsto per le attività. Tali sforzi non possono essere mortificati - osserva il professore Pomara - da pochi secondi di un video che riprende un momento distensivo comunque necessario a stemperare la tensione derivante dalle delicatissime attività formative che si stavano svolgendo. Il video infatti, è stato realizzato in una pausa necessaria, lo ribadisco, da un punto di vista didattico dopo 7 ore di sezioni anatomiche difficilissime che hanno richiesto una concentrazione enorme. Non voglio tergiversare e non posso che scusarmi a nome mio e di tutti i presenti, non tanto per l'accaduto, ma per il fatto che lo stesso sia stato diffuso illegalmente e dato in pasto a social e a media in maniera tale da potere ingenerare forse qualche turbamento. Mai, lo ribadisco a nome mio e di tutti i presenti, c'è stata la volontà da parte di alcuno di noi di mancare di rispetto. Quel rispetto - conclude Pomara - che invece è mancato a chi ha diffuso il video in spregio a ogni principio di riservatezza e che per questo dovrà rendere conto innanzi all'autorità giudiziaria e, ove si tratti di un medico o di un accademico, anche agli organi disciplinari competenti. A tal fine ho dato specifico mandato al mio avvocato».

Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 10:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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