TRIESTE - Negli ultimi due decenni le infezioni da Dengue sono aumentate notevolmente. In genere i pazienti affetti da questa malattia si dividono in due categorie: quelli che contraggono l'infezione per la prima volta (infezioni primarie) e quelli che vengono reinfettati dopo una precedente esposizione (infezioni secondarie). Tradizionalmente la convinzione prevalente è che solo le infezioni secondarie comportino rischi significativi. Un nuovo studio condotto in India ha dimostrato che anche le infezioni primarie possono mettere a rischio la vita dei pazienti. Questa scoperta suggerisce la necessità di rivalutare le strategie impiegate per combatterla. L'analisi ha riguardato casi di Dengue grave in un ampio gruppo di bambini ed è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature Medicine. Lo studio ha dimostrato che più della metà dei casi potrebbe essere attribuita a un'infezione primaria e non secondaria.
«L'infezione da virus della Dengue è un enorme problema di salute pubblica - afferma Anmol Chandele, responsabile dell'Icgeb-Emory vaccine program all'Icgeb di Nuova Delhi e autrice dell'articolo - molti pazienti sviluppano una malattia grave che a volte può essere fatale. Tuttavia, gran parte della ricerca in corso sull'intervento vaccinale si basa sulla convinzione che le infezioni primarie di dengue non siano generalmente pericolose.