TRIESTE - In sette erano accusati di varie rapine compresa una con il tentato omicidio nei confronti dell'imprenditore triestino Fabio Galgaro.
Il processo
Tre imputati sono stati processati con il rito abbreviato, che ha consentito loro la riduzione di un terzo della pena. A beneficiare di questa via processuale sono stati Letizia Alaimo, condannata a 9 anni e sei mesi di reclusione per concorso in tentato omicidio, sei rapine di cui due con lesioni gravi, una tentata rapina e infine una simulazione di reato. Otto anni di reclusione per Agron Ndoci, imputato di concorso in due rapine e in una terza tentata. Infine Eugenio Spina è stato condannato a 7 anni e quattro mesi perché imputato di concorso in due rapine con lesioni gravi.
Hanno patteggiato David Kalaj (2 anni e 4 mesi ), Marlin Kalaj (2 anni e 4 mesi), Klevis Lusha (3 anni e 2 mesi) e Bion Elshani (3 anni e 2 mesi). Quest'ultimo e Kalaj Marlin erano accusati di concorso in una tentata rapina, mentre il primo e Lusha di concorso in rapina. Sono stati stabiliti i risarcimenti alle vittime, con provvisionali che vanno dai 5mila ai 50mila euro in base anche al valore dell'orologio Rolex sottratto. I risarcimenti finali dovranno comunque essere stabiliti in causa civile.
Il capo della banda
Ancora latitante invece il capo della banda, Kristjan Lumaj, ritenuto l'imputato principale, al quale sono addebitati un tentato omicidio, otto rapine consumate di cui due con lesioni gravi e due rapine tentate. Nei suoi confronti, come si legge nella nota diffusa dalla Procura, «il giudicante ha disposto un differimento del processo, come chiesto dal difensore, onde consentirgli di valutare l'eventuale costituzione e la formulazione di richiesta di un rito alternativo, in considerazione dell'entità della pena che potrebbe essergli inflitta: infatti solo per il tentato omicidio rischia una pena fra i 12 e i 24 anni di reclusione».