VITTORIO VENETO - Agenti di polizia locale in fuga verso il Friuli Venezia Giulia, dove gli stipendi negli enti pubblici sono più alti rispetto a quelli veneti.
L’AMMINISTRAZIONE
«Soffriamo dell’esodo dei vigili verso il friulano» ha esplicitamente dichiarato l’assessore alla sicurezza Ennio Antiga quando in consiglio comunale, mercoledì, si parlava di personale in forza al Comune, ente che conta 143 dipendenti in totale. «Attualmente – ha fatto il punto l’assessore al personale Antonella Caldart - mancano quattro agenti di polizia locale. Uno sarà assunto a breve». Il Comune di Vittorio Veneto nelle settimane scorse ha siglato un accordo con il Comune di Santo Stefano di Cadore per utilizzare la graduatoria del concorso pubblico indetto dall’ente bellunese e assumere velocemente un agente di polizia locale a tempo pieno ed indeterminato senza dover indire un concorso. Questo permetterà al Comune di accelerare i tempi e di risparmiare i costi della selezione. A favore del Comune di Santo Stefano saranno erogati, a titolo di rimborso spese, 600 euro. Con il nuovo anno sarà invece indetto il concorso pubblico per tre agenti. L’auspicio è che possa portare all’effettiva assunzione, perché i precedenti due si sono chiusi con meno idonei all’assunzione rispetto ai posti disponibili e alcuni dei vincitori hanno poi optato per altri enti. Nei prossimi mesi il Comune, ha annunciato Caldart, assumerà tre funzionari amministrativi, un operaio, un istruttore e un funzionario per il settore tecnico, oltre a un istruttore per i servizi demografici a tempo determinato. Questo è il margine di manovra per il Comune che ha destinato, nel bilancio di previsione 2024, una spesa di circa 5,5 milioni di euro per il personale.
Per il consigliere Giulio De Antoni (civica Dus) si sarebbe potuto fare di più. Per questo, nell’approvare il bilancio, ha votato contro: «Non mi è stato permesso – ha spiegato – di presentare un ordine del giorno per rimpinguare il fondo per le spese del personale che è stato decurtato in questo bilancio».