Veneto Banca, Stefanel e quei
13 milioni salvati prima della crisi

Sabato 23 Luglio 2016 di Mattia Zanardo
Veneto Banca, Stefanel e quei 13 milioni salvati prima della crisi
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La lungimiranza di aver scelto di uscire al culmine o semplicemente una coincidenza fortunata. Non sono molti quelli che possono dire di aver deciso di cedere le proprie azioni di Veneto Banca prima del crollo. Ancor meno quelli che, pur avendolo chiesto, ci sono effettivamente riusciti. Tra questi figura anche un nome eccellente dell'imprenditoria veneta, come Giuseppe Stefanel. L'industriale di Ponte di Piave, a capo dell'omonimo gruppo dell'abbigliamento, il 23 luglio 2013 ha liquidato 329mila titoli dell'istituto montebellunese in suo possesso, portandosi a casa oltre 13 milioni di euro. Tutte operazioni personali, in nessun modo riferite all'azienda.

Va fatta subito una precisazione: a quella data, a Montebelluna e dintorni non tirava ancora aria di crisi. Gli ispettori di Banca d'Italia avevano già puntato il faro sulla gestione e sulla situazione finanziaria e patrimoniale, tuttavia, almeno all'esterno e nelle proporzioni poi emerse, non c'erano ancora avvisaglie del cataclisma che poi avrebbe travolto la banca. Il primo bilancio si era chiuso in rosso e non erano stati distribuiti dividendi, ma in fin dei conti, pochi mesi prima, a fine aprile, l'assemblea aveva approvato una quotazione a 40,75 euro a titolo, picco assoluto di un trend di crescita ininterrotto da metà anni '90 del secolo precedente.
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