Veneto Banca, inizia l'era di Atlante:
«Avanti con azione di responsabilità»

Lunedì 8 Agosto 2016
Veneto Banca, inizia l'era di Atlante: «Avanti con azione di responsabilità»
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MONTEBELLUNA - È il giorno, a Volpago del Montello, dell'assemblea di Veneto Banca, alla presenza di 418 soci titolari del 97,71% degli oltre 10 miliardi di azioni ordinarie. I lavori sono presieduti da Giovanni Schiavon, vicepresidente di Veneto Banca, data l'assenza del presidente, Stefano Ambrosini. All'ordine del giorno vi sono le dimissioni del Consiglio di amministrazione in carica, e l'elezione di un nuovo Cda.

L'assemblea degli azionisti di Veneto Banca ha eletto il Consiglio di amministrazione del nuovo corso, quello targato fondo Atlante. È composto da 11 elementi; quello precedente, guidato da Stefano Ambrosini, aveva 14 consiglieri. È stato votato con il voto favorevole di oltre il 99,9% del capitale partecipante all'elezione. Il nuovo board è composto dal presidente in pectore, Beniamino Anselmi, Sabrina Bruno, Maria Lucia Candida, Giorgio Girelli, Massimo Lanza, Maurizio Lauri, Alberto Pera, Daniela Toscani, Marco Ventoruzzo e Alessandra Zunino de Pignier, e l'amministratore delegato e direttore generale in carica, Cristiano Carrus.

Subito dopo il Cda si è riunito per designare presidente, vicepresidente e amministratore delegato. La squadra resterà in carica tre anni, fino all'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018.

«Oggi inizia il nuovo corso di Veneto Banca, contrassegnato dalla discontinuità rispetto alle passate gestioni in termini di legalità, trasparenza, controlli e strategie». Così il presidente di Atlante, Alessandro Penati, in una dichiarazione, rivolgendosi ai soci e ai clienti in occasione dell'odierna assemblea dell'istituto di credito. «La banca deve tornare rapidamente al suo ruolo costitutivo e alla sua missione di impresa: custodire in totale sicurezza i depositi e i risparmi dei clienti e finanziare i progetti di famiglie e imprese delle zone in cui opera e che sono fra le più sviluppate e ricche di imprenditorialità d'Europa», ha aggiunto. «Veneto Banca dovrà ritornare a perseguire l'interesse dei risparmiatori ed ad erogare il credito secondo il merito e non secondo comportamenti illegali o rapporti di amicizia o consorteria», ha sottolineato, spiegando che «in questo senso la banca dovrà segnare una radicale discontinuità con le gestioni fallimentari del passato, forte di un nuovo Cda composto da personalità totalmente indipendenti».

«Mi impegno affinché i soci non compromessi con le passate gestioni abbiano in futuro diritto ad acquisire azioni a 0,10 euro, lo stesso prezzo pagato da Atlante, qualunque sarà in futuro il valore della Banca», ha annunciato Penati all'assemblea. «Atlante - ha spiegato - ha già dichiarato la propria disponibilità a rendere tutti i soci storici partecipi del risanamento, facendoli beneficiare dell'incremento di valore che si verrà a creare».

Atlante ha chiesto al nuovo cda di Veneto Banca di proseguire «senza indugio e con grande determinazione l'azione di responsabilità nei confronti di chi ha agito contro l'interesse della banca, provocando perdite gravissime per i suoi soci, individuando i singoli profili di colpevolezza». A scriverlo, in un messaggio, Penati. «Solo così, con il ritorno alla correttezza e al rispetto verso tutti gli interlocutori, si potrà ristabilire un clima di completa fiducia e di ritrovata serenità con i soci, i clienti, i dipendenti».

«Saremo aperti ad eventuali partnership finanziarie e industriali purché sulla base di reali apporti di capitale e di know how per lo sviluppo e pronti a valutare, una volta avviata inequivocabilmente l'opera di ristrutturazione e rilancio e fatta chiarezza sui costi pregressi, ipotesi di quotazione o di fusione con altre banche, a patto che siano nell'interesse di tutti gli stakeholder». Lo ha affermato Penati.


 

Ultimo aggiornamento: 22:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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